Il web incorona Giuseppi, “il Re Sola”, il peggio della settimana

Il Re Sola, così è stato incoronato Giuseppi dal web. E, a vedere i risultati, gli internauti non hanno tutti i torti. Le promesse del Sire Sola non sono state mantenute. Milioni di itali aspettano ancora gli aiuti promessi.

Le banche sbattono la porta in faccia agli imprenditori e lo stato se ne dimentica. La carestia regna, e il trono di re Sola è in pericolo. C’è chi parla di rivolte imminenti dei popolani ma, al momento, dobbiamo accontentarci solo della manifestazione indetta dalle destre per il 2 giugno. Festa della Repubblica. A corte, però, di sola non c’è solo il Re. Matteo Renzi, ad esempio, ambisce al titolo. In settimana ha alzato un polverone chiedendo la testa di dj Fofo’ (Alfonso Bonafede, ministro della in-giustizia). “Lo sfiduciamo”, avrebbe detto ai suoi issando la spada. E poi? Poi la spada è stata rimessa nel fodero. Perché? La regina Maria Elena Boschi è stata ricevuta alla corte di Chigi: una poltrona in cambio della testa di dj Fofo’. Così è stato. “Il popolo ha fame Sire” rammenta qualcuno al Sola, troppo impegnato a muovere l’alfiere sulla scacchiera. Un gioco complicato. Molto. Ma rischia davvero di finire male.

GIUSEPPE CONTE

Giuseppi si merita anche il primo posto in classifica. Durante l’informativa alla Camera ha ammesso che i soldi non arrivano. Apriti cielo, scoppia la bagarre. È arrivato il momento di riavviare il motore economico e produttivo del Paese” ha detto. Ma come? Al momento non è dato sapere. Solo una cosa è certa: “Il sistema bancario può e deve fare di più, in particolare per agevolare i prestiti sostenuti da garanzia pubblica.” Come se lui fosse il signor nessuno. “In molti casi sono state rispettate le tempistiche, ma in tanti casi no.” Ma di chi è la responsabilità? Conte, si ricordi che è lei il Premier del Paese, il capitano coraggioso. Il Re. Sola.

R.R.

È l’anonimo grillino sbalzato agli onori della cronaca per aver infangato la Lombardia durante il suo intervento alla Camera dei Deputati. Uno sproloquio insensato, fatto solo per avere visibilità (che noi, qui, non gli diamo). R.R. ha attaccato frontalmente Fontana e il suo governo regionale dicendo delle falsità inaudite. “I soldi dei contribuenti sono stati fatti per un ospedale inutile” ha detto riferendosi ai posti di terapia intensiva fatti in fretta e in furia, nel pieno dell’emergenza Covid-19, alla Fiera di Milano. Rammentiamo all’anonimo R.R. che i soldi utilizzati sono soldi donati da persone che hanno voluto investire in quel progetto. E menomale che bisognava abbassare i toni. Qualcuno tiri il guinzaglio all’anonimo. La prossima volta suggerirei anche la museruola. Quando è troppo è troppo. Il peggio della settimanaPubblica sul tuo sito

INTANTO AL SENATO

La Casellati più che la Presidente del Senato sembra una professoressa. Con l’unica differenza: al posto della bacchetta lei usa il campanello. Che, purtroppo, non sempre funziona. Tenere a bada i senatori è impresa ardua. Questa settimana si è fatto notare Mario Giarrusso, fresco di espulsione dal Movimento 5 Stelle (pare si tenesse tutti i soldi da restituire al partito) durante il suo intervento ha pensato bene di mandare a quale paese un suo collega onorevole: “Ma vaffanculo” ha detto… E mentre lui, sornione, insultava i colleghi c’èra chi rideva alle spalle di Matteo Salvini. Il leader della Lega non l’ha presa per niente bene. “Lei ride?? Vada al bar, porti rispetto per chi soffre.” Ha tuonato irritato.

ALFONSO BONAFEDE

Il ministro della giustizia, in arte Dj Fofo’, ha fatto discutere negli ultimi giorni. Dichiarazioni su dichiarazioni. Si è salvato dalla sfiducia al Senato solo per la compravendita delle poltrone. Del patto tra Conte e Renzi. Sapete cosa diceva il ministro nel 2016? “Se c’è un sospetto anche chi è pulito si dimetta.” Lui lo ha fatto? No! Eppure, i sospetti sono tanti. A voi l’ardua sentenza.

SULLA SFIDUCIA A BONAFEDE PRESENTATA DA LEGA E RADICALI

Andrea Romano, parlamentare del PD scrive su twitter: “La Bonino poteva evitare di battezzare la sua mozione di sfiducia “Mozione Enzo Tortora”. Legittimo l’obiettivo di far cadere il Governo, tanto più se da un esponente dell’opposizione. Meno legittimo mascherarlo con una tragedia simbolo di tutte le tragedie di malagiustizia.”

Presto arriva piccata la risposta della figlia di Enzo Tortora che lo ammutolisce.

“Caro Andrea ma che dici? Mio padre consapevolmente ha offerto la sua vita per una battaglia. Fatta dai, e con, i radicali. Voi tutti dove eravate? Scrive Gaia Tortora in risposta a Romano su twitter.

il giornale.it

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