Lo stupratore straniero seriale: che cosa ha fatto a 6 ragazze

È finito dietro le sbarre un cittadino straniero accusato di aver commesso almeno sei aggressioni di natura sessuale nei confronti di donne incrociate nel quartiere romano di San Giovanni.

Protagonista in negativo della vicenda un 31enne di origini colombiane, ora già recluso nel carcere di Regina Coeli.

Sono stati gli agenti della questura di Roma di occuparsi del fermo, dopo un lungo periodo di indagini. L’attività investigativa è stata possibile grazie alla denuncia di due vittime, che per prime si sono recate presso gli uffici del commissariato di San Giovanni per denunciare quanto era loro accaduto.

Stando alle informazioni rilasciate dagli inquirenti, le donne erano state avvicinate dal colombiano durante le prime ore del mattino dello scorso 9 novembre. Una delle giovani era stata aggredita mentre si trovava alla fermata degli autobus, in attesa di prendere un mezzo pubblico; l’altra, invece, era finita tra le grinfie del molestatore mentre stava facendo ritorno a casa. In entrambi i casi le vittime erano state afferrate e poi palpeggiate nelle parti intime. Particolarmente violento l’attacco commesso nei confronti della prima ragazza, rincorsa in mezzo alla strada. Inutili le sue urla per chiedere aiuto: lo straniero ha abusato di lei dopo averla letteralmente scaraventata su un’auto.

Sotto choc per quanto subito, le donne hanno comunque fornito un’attenta descrizione del loro aguzzino. Il soggetto, descritto come un giovane uomo dalla carnagione olivastra, con indosso uno zainetto ed un piumino, è stato riconosciuto nelle immagini estrapolate dalle videocamere di sorveglianza esaminate dagli inquirenti. Da qui l’inizio delle ricerche, portate avanti sotto la supervisione del pubblico ministero Stefania Stefanìa.

Il 31enne è stato finalmente rintracciato in zona largo Don Orione. Per gli agenti non è stato difficile individuarlo, dato che indossava gli stessi indumenti descritti dalle vittime. Fermato ed identificato, il soggetto è stato riconosciuto anche dalle sue vittime. Si tratta di H.J.J., successivamente incastrato anche grazie al proprio telefono cellulare.

Dopo aver esaminato l’apparecchio, infatti, gli investigatori hanno avuto ulteriore conferma dei suoi spostamenti. L’uomo era presente in tutti i luoghi dove si erano registrate le violenze. Ulteriori controlli a suo carico hanno inoltre consentito di scoprire che il soggetto aveva aggredito anche altre ragazze. Nel corso delle indagini, oltre alle due donne assalite in data 9 novembre, altre quattro giovani si sono presentate al commissariato romano per sporgere denuncia. Il timore degli inquirenti, adesso, è che il colombiano abbia colpito molte altre vittime.

Ottenute prove a sufficienza per incastrare lo straniero, durante la giornata dello scorso martedì 21 aprile il giudice del tribunale di Roma ha emesso nei confronti di H.J.J. un provvedimento di custodia cautelare in carcere, subito attuato dagli agenti della polizia di Stato. Il colombiano si trova ora recluso nella casa circondariale di Regina Coeli, a disposizione dell’autorità giudiziaria ed in attesa di processo.

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