Pier Ferdinando Casini, il retroscena: “Troppe tensioni, così il governo Conte non regge più di due mesi”

Le tensioni sono troppe e in queste condizioni, avverte Pier Ferdinando Casini non si sa quanto possa ancora reggere il governo Conte. “Un mese forse due. Poi i gravi problemi economici imporranno di correre ai ripari. O non si salverà nessuno, di maggioranza e di opposizione”, dice al Corriere della Sera. Uno scenario che coincide con alcune ipotesi di autorevoli esponenti del Pd, secondo i quali “il tema non è se cambierà il governo, ma quando cambierà il governo”.

Insomma, è solo questione di tempo. Il premier lo sa ed è molto sospettoso: “Ormai Conte vede complotti dappertutto”, confida un grillino. Il problema è che così davvero è difficile andare avanti, anche Nicola Zingaretti ne è consapevole ed è un “errore immaginare che Berlusconi possa vestire i panni del Responsabile per andare in soccorso di Conte, perché non ha interesse a rompere il centrodestra. Semmai il Cavaliere si sta posizionando per entrare in un governo di larghe intese che considera «possibile»”, scrive Francesco Verderami.

Non solo. “Franceschini si sta muovendo”, rivelano dalla Lega. Non si sa cosa abbia detto a Giancarlo Giorgetti ma è certo che il dirigente della Lega ha affrontato l’argomento anche con Delrio: “Hai sentito l’ aut-aut posto da Bonomi alla politica? Questo governo è troppo lontano dalle istanze dei ceti produttivi”. Sappiamo che Giorgetti vorrebbe Draghi. E non solo lui. Si resta in attesa. Anche di una mossa del Quirinale.

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