Mes, i dettagli: senza condizioni solo per le spese sanitarie. Franco Bechis: “Ci pagano le mascherine, un pugno di mosche”

L’Italia ha firmato quella che sembra la sua condanna a morte: Giuseppe Conte, all’Eurogruppo, ha ingoiato il Mes. No agli eurobond, insomma, sì al fondo salva-Stati e a determinate condizioni. Certo, ad ora ancora non abbiamo fatto ricorso al famigerato Mes, ma considerato quanto il coronavirus stia distruggendo il nostro Paese è semplice comprendere quanto quel giorno sia vicino. E sarà un giorno tragico. Andiamo qui a comprenderne le ragioni.

Si parta da quanto twittato da Paolo Gentiloni subito dopo l’accordo: “L’Eurogruppo ha trovato l’accordo. Un pacchetto di dimensioni senza precedenti per sostenere il sistema sanitario, la cassa integrazione, la liquidità alle imprese e il Fondo per un piano di rinascita. L’Europa è solidarietà”. Balle spaziali. La verità, cruda, è quell spiegata dall’altro super-falco olandese, il ministro delle finanze Wopke Hoekstra, braccio destro di Mark Rutte, da subito ostile a ogni proposta italiana. “Dopo lunghe e intense conversazioni negli ultimi due giorni, L’Eurogruppo è giunto a una buona conclusione”, ha premesso Hoekstra. Il Mes “può fornire assistenza finanziaria ai Paesi senza condizioni per le spese mediche” e “sarà anche disponibile per il sostegno economico, ma a condizioni. È giusto e ragionevole”

E il quadro inizia ad essere più chiaro. Mes senza condizioni solo per spese mediche, quelle che quando sarà finita l’emergenza coronavirus, di fatto, saranno un capitolo residuale. Come lo sono già oggi, a fronte del danno economico, pazzesco, in termini di Pil, produzione, disoccupazione, economia reale. Insomma, la presa per i fondelli è clamorosa. E non solo, come detto è anche pericolosa: il falco olandese spiega che il Mes sarà a disposizione anche per il sostegno economico, “ma a condizioni”. Che restano quelle di sempre: perdita di sovranità, commissariamento, Troika, dunque nuove tasse.

A fare il punto, su Twitter, ci pensa anche Franco Bechis. Una serie di cinguettii illuminanti. Il primo spiega che “non è vero, come ha subito chiarito il ministro olandese” che siano state tolte condizionalità al Mes. Dunque mette in chiaro come le spese mediche coperte dal Mes siano “nulla”. “Ci paghiamo le mascherine e forse un po’ di terapie intensive. Eravamo in grado di farlo da soli. E’ la crisi economica dovuta alla serrata la sola cosa per cui ci servivano quei soldi”, sottolinea Bechis. “Resta condizionale per aiutare l’economia ferita. Senza condizioni solo per le spese mediche. Un pugno di mosche”, conclude il direttore del Tempo.

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