“È vietato mangiare cani e gatti”. Decisione storica della Cina

Cani e gatti, la cui carne è consumata da una minoranza di cinesi, sono stati esclusi per la prima volta da un elenco ufficiale di animali commestibili. Il testo è stato pubblicato dal ministero dell’Agricoltura. La decisione arriva dopo il divieto di febbraio sul commercio e il consumo di animali selvatici, pratica sospettata della diffusione del coronavirus. L’associazione americana Humane Society International stima che 10 milioni di cani siano uccisi ogni anno in Cina per la loro carne. In particolare, migliaia di questi animali sono macellati durante la festa della carne di cane di Yulin, in condizioni ritenute crudeli dai difensori degli animali.

L’atroce festival di Yulin

A giugno, ogni anno, si tiene il Festival della carne di cane di Yulin. Dagli 11 mila ai 15 mila cani sono macellati per la tradizionale sagra alimentare. I cani, allevati per la produzione di carne, sono spesso prelevati dalle strade oppure rubati alle loro famiglie. Vengono tenuti per quasi tutta la loro vita in gabbie metalliche. Come riporta il sito Animal Equality, la loro fine è altrettanto terribile. “Dopo diversi colpi alla testa vengono lasciati in stato di parziale incoscienza. I macellai danno il colpo di grazia alla testa. I cani continueranno a perdere sangue. Per morire dopo qualche minuto di agonia, cercando invano di scappare”.

Cani e gatti sono consumati in molti Paesi del mondo

Secondo l’associazione Stop Dog and Cat Meat Trade Worldwide, la carne di gatto viene consumata, oltre che in Cina, anche in Camerun, in alcune parti dell’America Latina, in 44 stati degli Stati Uniti e in molti altri paesi.
Si stima che ogni anno nel mondo vengano uccisi circa 30milioni di cani da destinare al consumo umano, oltre a un numero imprecisato di gatti. La Onlus internazionale Lady Freethinker ha lanciato una petizione per chiedere la fine del commercio di carne di gatto e di cane in tutti i paesi del mondo.

(Foto a diffusione gratuita dal web)

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