Lo schiaffo dei sindaci veneti: “Il virus? Ecco come si governa”

Un noto detto afferma: “Chi fa da sé, fa per tre”. Mentre gli italiani aspettano che le risorse promesse dal governo nel dl Cura Italia approdino davvero nei conti correnti, i sindaci del Veneto hanno deciso di muoversi in anticipo per provare a superare la crisi innescata dal coronavirus.

Stop alle tasse, rimborsi alle rette d’asilo, consegne a domicilio e anche task force contro il rialzo dei prezzi. “Da Nord a Sud, sono orgoglioso dei nostri amministratori che confermano il buon governo della Lega – dice Matteo Salvini – Sto continuando ad ascoltare il territorio, anche in Veneto, per risolvere problemi e offrire soluzioni come per la spedizione di marmo”. Tra le misure anche numeri telefonici per il supporto psicologico, servizi ad hoc per bimbi e anziani e anche per accudire gli animali domestici a rischio abbandono.

Partiamo da Treviso. Qui il sindaco Mario Conte si è già adoperato per distribuire mascherine e attivare la consegna della spesa a domicilio: ad aiutarlo i commercianti e le associazioni di categoria. La polizia locale intanto sta pattugliando il territorio per evitare che qualcuno si approfitti dell’emergenza per alzare i prezzi fuori dai livelli di mercato. I residenti e chi deve raggiungere un negozio aperto in centro storico possono inoltre parcheggiare gratis fino al 30 aprile. E per le persone sole sono attivi numeri telefonici dedicati con tanto di assistenza psicologica. Conte (non Giuseppe) ha pensato anche a sollevare le strutture ricettive dagli adempimenti burocratici legati alla rendicontazione del tributo, rimborsato le rette degli asili nido comunali per le settimane di inattività e potenziato i servizi per i senza fissa dimora.

Qualcosa di simile accade anche a Verona, dove l’assessore al commercio Nicolò Zavarise ha donato alla Croce Rossa 200 mascherine chirurgiche, mentre altre 450 sono state consegnate ai tassisti. Per aiutare i cittadini in difficoltà a fare la spesa, invece, il leghista ha trovato un accordo con le botteghe alimentari per tenere fissi i prezzi di un paniere di beni di prima necessità. Alla consegna del pacco i cittadini riceveranno anche due mascherine. Sempre in provincia di Verona, a Cologna Veneta, il sindaco Manuel Scalzotto ha distribuito mascherine alla cittadinanza, ha organizzato una rete di sostegno agli anziani e alle persone con fragilità, con un particolare servizio di recapito a casa della spesa. Per i cani soli in casa, con i padroni ricoverati in ospedale a causa del virus, Cologna Veneta sta anche pensando ad una procedura per farsi carico dei cuccioli in difficoltà. A Legnago, invece, Graziano Lorenzetti e l’assessore al Commercio Nicola Scapini, d’intesa con la locale pro-loco, hanno distribuito personalmente agli anziani del Comune e alle persone con disabilità un ‘kit spesa’ con i generi alimentari di prima necessità. Grazie ad una banca locale, l’operazione verrà ripetuta due volte alla settimana. Per cercare di sostenere i medici che lavorano in trincea contro il Covid-19, invece, con l’associazione “panificatori” di Verona, l’amministrazione leghista metterà a disposizione dei sanitari cento panini al giorno. E per chi i negozi costretti alla chiusura è stata creata una vetrina online gratis a disposizione delle attività del territorio, permettendo a chi si iscrive alla piattaforma di esporre virtualmente e vendere online i propri prodotti.

Di esempi simili ce ne sono a decine. A Concamarise il sindaco Cristiano Zuliani tra le altre cose ha messo a disposizione dei più piccoli un corso online di cucina e musicoterapia per bambini. Ad Angiari il collega Antonino Puliafito ha attivato un numero di telefono del Comune per la consegna di farmaci e spesa a domicilio, ha coinvolto i commercianti ambulanti per portare frutta e verdura fresche a casa dei cittadini. E per chi ha l’orto è prevista anche la vendita porta a porta di piantine. Il sindaco di Cerea, Marco Franzoni, invece, ha rimborsato le rette di marzo delle scuole paritarie e degli asili nido comunali e ne ha deciso la sospensione da aprile. Stesso discorso per le imposte comunali.

La Lega nella regione governata da Luca Zaia conta 138 sindaci sui circa 800 amministrati un tutta Italia. Con l’emergenza Covid, gli amministratori dei piccoli centri si sono mossi nei limiti dei loro poteri. Filippo Lazzarin, sindaco di Arzergrande, ha organizzato il servizio ‘food angels’ per la consegna a domicilio della spesa, in primis per anziani e persone in quarantena. Alberto Stefano e gli assessori di Borgoricco, invece, facendo dei turni si mettono a disposizione 24 ore al giorno rispondendo ai propri numeri di telefono ai cittadini che hanno bisogno di un aiuto. A Scorzè, nel Veneziano, le attività e le aziende chiuse si sono ritrovate la tassa dei rifiuti dimezzata per quattro mesi. A Musile di Piave, il sindaco Silvia Susanna ha attivato una forma di “prestito d’onore” per sostenere aziende e privati nel pagamento degli affitti. Mentre due infermiere si occupano dell’assistenza domiciliare delle persone con fragilità. Iniziative simili anche a Cona, Valle di Cadore e San Gregorio nelle Alpi. I sindaci leghisti della provincia di Vicenza e Rovigo, invece, hanno distribuito mascherine e attivato in molti casi hanno attivato il servizio di spesa a domicilio.

il giornale.it

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