Cari Salvini e Meloni, ora dovete agire. E dovete farlo da sovranisti e patrioti

Roma, 22 mar – La situazione è grave. Anzi, gravissima. E non solo perché il coronavirus sta mietendo vittime su vittime. Non solo perché l’Italia, dopo 20 anni di cessioni di sovranità, andrà incontro a una catastrofe economica senza precedenti. No, la situazione è grave anche e soprattutto perché un individuo che si è autoeletto a faraone d’Italia (Giuseppe Conte) ha di fatto sospeso la democrazia. Fosse stato Salvini il premier, ora si griderebbe alla dittatura. E invece, visto che è Conte, tutti muti. Certo, inutile sperare nei media mainstream, tutti allineati e affaccendati a presentare l’ex «avvocato del popolo» come il salvatore della patria, manco fosse Garibaldi. Ma le opposizioni, loro sì, hanno il dovere di agire. E invece, da parte dei «sovranisti», encefalogramma piatto.

Sarà il Mes a ucciderci, non il coronavirus

La situazione è grave. Anzi, gravissima. Non so se Salvini e la Meloni siano stati informati, ma qui abbiamo a che fare con un presidente del Consiglio che, oltre a commissariare il Parlamento, sta affrontando un’emergenza nazionale in maniera sia goffa che dispotica. Nel migliore dei casi si tratta di inettitudine, nel peggiore di eversione. Sì, avete letto bene: eversione. Non dobbiamo avere paura delle parole. Ma perché un’accusa tanto grave? In effetti, va spiegato. Ebbene, per fronteggiare una crisi economica di proporzioni colossali, che cosa ha pensato di fare Ser Conte insieme al suo fido scudiero Gualtieri? Nientemeno che richiedere l’acceso ai fondi del Mes. Forse la cosa non è chiara: gli effetti del coronavirus – senza adeguate contromisure – produrrebbero un’apocalisse economica che si abbatterebbe sull’Italia per qualche anno. Ma accedere al Mes, portandoci la Troika in casa, vorrebbe invece dire mettere un’ipoteca sul futuro di generazioni e generazioni di italiani.

Salvini e Meloni, l’Italia chiamò 

Tutto questo deve essere chiaro alle opposizioni. Se non lo fosse, allora non avrebbero il diritto di chiedere il voto degli italiani, visto che non sarebbero più competenti dell’ultimo miracolato grillino. La situazione è grave. Anzi, gravissima. Ed è per questo che bisogna agire. Non bastano più i selfie o i proclami che rimangono lettera morta. Qua bisogna agire. Cari Salvini e Meloni, avete il consenso della maggioranza degli italiani, avete parecchi deputati e senatori, avete l’immunità parlamentare. Ebbene, agite. Incatenatevi di fronte a Montecitorio, se necessario. Entrate a Palazzo Chigi e mollate un ceffone a Conte, se opportuno. Riprendete tutto su Facebook, se proprio non potete farne a meno. Ma qualcosa di clamoroso dovete farlo. Altrimenti sarà giusto ritenervi corresponsabili della catastrofe che travolgerà la nazione. E stavolta, credetemi, non sarà un selfie a salvarci.

Valerio Benedetti

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