Ecco l’Italia di Giuseppi: un Paese a crescita zero e massacrato dalle tasse

Altro che ยซanno bellissimoยป come aveva promesso il premier Giuseppe Conte. Altro che ยซmanovra del popoloยป con annessa ยซabolizione della povertร ยป predicata da Luigi Di Maio.

Il 2019 รจ stato un anno disastroso per l’economia italiana che ha registrato la peggiore crescita del Pil dal 2014 con un modesto +0,3%, un dato lievemente migliore delle attese del governo (+0,1%) e della stima preliminare dell’Istat (+0,2%), ma sicuramente il peggior viatico che si potesse conseguire alla vigilia di una nuova fase recessiva come quella che si preannuncia causa coronavirus.

Come se il quadro non fosse giร  preoccupante di per sรฉ, dai dati dell’istituto di statistica si rileva che questo infimo incremento della crescita รจ stato a prodotto a scapito dell’intero sistema-Paese, sottoposto al giogo di una pressione fiscale ormai insostenibile, salita di mezzo punto percentuale rispetto al 2018, passando dal 41,9% al 42,4%, un valore che si pone al secondo posto dopo il record del 2015 (42,9%). In dettaglio, le entrate totali sono aumentate del 2,8% rispetto all’anno precedente attestandosi al 47,1% grazie al forte aumento (+3,4%) delle imposte dirette come Irpef e Ires. Anche le imposte indirette hanno registrato un aumento (+1,4%) grazie alla crescita del gettito Iva e dell’imposta sulle lotterie

Si tratta del combinato disposto di una manovra dai contorni populisti ridisegnata in base agli imperativi categorici di Bruxelles. L’anno scorso, infatti, il deficit/Pil รจ sceso all’1,6% dal 2,2% dell’anno precedente e l’avanzo primario (entrate-spese al netto della spesa per interessi) รจ stato dell’1,7% (+1,5% nel 2018), mentre il rapporto debito/Pil si รจ mantenuto invariato al 134,8 per cento.

Nel 2019 la crescita dell’economia ha segnato un marcato rallentamento, ha sottolineato l’Istat nel commento ai dati, evidenziando che il calo dell’import รจ stato piรน marcato di quello dell’export e quindi la componente estera ha dato un contributo positivo. Industria e agricoltura hanno subito una contrazione e hanno rallentato anche i consumi delle famiglie (+0,4% da +0,9%). Insomma, quota 100 e reddito di cittadinanza non hanno prodotto effetti positivi sulla domanda, ma hanno solo trasferito ricchezza dai settori produttivi a quelli improduttivi. ยซQuesti sono i risultati della politica economica monopolizzata dall’M5sยป, ha commentato Andrea Mandelli , capogruppo di Forza Italia in commissione Bilancio alla Camera. ยซEcco cosa ha prodotto la manovra del popolo: crollo della crescita e aumento della pressione fiscaleยป, gli ha fatto eco Luigi Marattin, economista e vicecapogruppo di Iv a Montecitorio.

Se queste sono le premesse, il coronavirus non puรฒ che risolversi, alla fine, in un’implosione dell’economia italiana nel suo complesso. Non รจ solo una questione contingente legata alla situazione emergenziale. Il ministro dell’Economia Gualtieri dovrร  concentrarsi su come rianimare un Paese a bassa produttivitร nel quale l’economia non cresce, ma lo fanno le retribuzioni (+1,3% nel 2019). Nel quale l’occupazione aumenta lievemente, ma non la produzione. Difficile che ora la politica sia in grado di risolvere problemi che prima non ha avuto il coraggio di affrontare.

il giornale.it

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