Coronavirus, si trama dietro le quinte per il governo dell’inciucio

Magari non se ne farà nulla, ma che al tempo del coronavirus ci sia chi si mette a ipotizzare un inciucio bello e buono fa indignare eccome. L’infezione diventa un pretesto per una trama politica davanti ad un’Italia attonita per quello che succede. Chi pensa a cose del genere fa male i suoi conti: perché se andasse in porto la schifezza che si  è letta sui giornali, essa sarebbe più letale del coronavirus. Sicuramente dal punto di vista elettorale; certamente da quello politico; indubbiamente sotto il profilo morale.

Ci si astenga dal provarci davvero. Anche perché non si capisce chi possa starci, se non altri zombie della politica.

Meloni: “No all’inciucio”

E abbiamo tirato un sospiro di sollievo quando abbiamo letto le parole di Giorgia Meloni. Più o meno la leader di Fdi ha mandato a dire “fatevelo da soli, noi non ci stiamo”.

Subito la dietrologia si è scatenata sui due Mattei. E che interesse avrebbe Salvini a imbarcarsi in una nuova trappola, dopo il governo con i Cinquestelle? Se il problema, per Renzi, è Giuseppe Conte, la strada più limpida è liberarsene per andare al voto e non per fare un inciucio incomprensibile si più. E che l’artefice della manovra si chiami Matteo Renzi lo testimoniano proprio gli attacchi del Pd al leader leghista: parlare a suocera…

L’unica cosa vera nel dibattito che si è aperto sul dopoConte è proprio l’inadeguatezza di un premier che pensa solo a stare in televisione. È il presidente del Consiglio il responsabile dell’angoscia piombata nelle case di decine di milioni di italiani. Quelli “reclusi” nei loro paesi e città e quelli che attendono il loro momento.

Salvini – che è andato al Colle a parlare con Mattarella – dice di avergli rivolto l’invito a mandare un appello a chi ha responsabilità. Che grosso modo è quello che un paio di giorni fa ci siamo permessi di avanzare anche da queste colonne.

Tocca a Mattarella

È il presidente della Repubblica – nella confusione  generale – che deve assumere una forte iniziativa politico-istituzionale per tentate di rasserenare una Nazione preoccupata dai rischi per la salute ma anche per le conseguenze economiche del morbo cinese che è venuto a bussare alla nostra porta di casa.

Il che è cosa profondamente diversa dal pensare al governo di tutti per superare il momento di crisi. Nemmeno per idea: discussione unitaria sull’uscita dal coronavirus si’, ma esecutivo dell’inciucio no.

Il contrario vorrebbe dire cavalcare come iene la paura – la legittima paura – degli italiani. E come si fa a fare un governo assieme a chi, fino a pochi giorni orsono, definiva razzista chi avvisava di non sottovalutare l’arrivo del virus…. Oppure è stato cinicamente capace di contestare persino la mascherina indossata dal presidente della Lombardia Fontana, una cui collaboratrice è stata trovata positiva al tampone.

Ci si tolgano dalla testa i cattivi pensieri. Se Conte è un problema – e lo è – ce ne dobbiamo sbarazzare per la strada maestra, quella della decisione affidata al popolo sovrano. Basta governi di palazzo.

L’Italia risorge se chiama il suo popolo a indicare la via. Altro non c’è. Abbiamo già dato.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.