Afghanistan, uccidono il suo husky mentre lo porta a passeggio: “Una donna non può avere un cane”

Stava portando in giro il suo cane nei boschi quando, all’improvviso, un uomo armato sarebbe spuntato dai cespugli e avrebbe sparato al suo animale domestico.

Dritto al petto. Poi sarebbero arrivate altre persone, che facendo fuoco diverse volte avrebbero definitivamente finito l’husky. È accaduto a Herat, nell’Afghanistan occidentale, dove un gruppo di uomini ha ucciso il cane di una ragazza perché, a loro avviso, per una donna non sarebbe consono tenere quel tipo di animale.

L’agguato nel bosco

Secondo quanto riportato da Repubblica, il fatto risalirebbe a una settimana fa, quando Sahba Barakzai, ha deciso di portare il suo husky in giro per i boschi insieme alla sua famiglia, come accade a tanti. Aveva scelto di chiamarlo Aseman, che significa “cielo”, e lo aveva fatto per via del colore azzurro dei suoi occhi. Ma nei giorni scorsi, una volta raggiunto il bosco, dai cespugli, un gruppo di uomini armati aveva teso un agguato alla famiglia e aveva ucciso con dei colpi di pistola il cane.

“Una donna non può avere un cane”

In base a quanto ricostruito, dopo i primi colpi ti pistola, la giovane Shaba sarebbe corsa a soccorrere il suo animale, implorando quegli uomini armati di smetterla. Ma secondo quanto raccontato dalla famiglia Barakzai alla Bbc, sul corpo dell’husky si sarebbe abbattuta un’altra scarica di proiettili. A quel punto, la donna avrebbe provato a spostare Aseman, ma chi aveva sparato le avrebbe intimato di lasciare la carcassa dov’era. “Una donna non può avere un cane”, avrebbero detto.

Nessuna denuncia

“In un Paese dove le persone ammazzate non fanno notizia, figuriamoci se avesse avuto senso denunciare alla polizia la morte del mio Aseman. Che ne avrei ricavato?”, avrebbe dichiarato la ragazza dopo la morte del suo cane. Tuttavia, dall’accaduto non ha smesso di chiedersi il motivo per quel gesto. Anche se i suoi familiari avrebbero ipotizzato a una sorta di vendetta nei confronti della ragazza e delle attività che svolge quotidianamente.

Chi è Sahba

La giovane, a Herat, è piuttosto nota per aver sfidato, in diverse circostanze, le convenzioni sociali. Barakzai, infatti, in città insegna alle ragazze a fare sport, principalmente arti marziali e bicicletta. “Ancora non sappiamo cosa abbia spinto quegli uomini a sparare. Ma crediamo che abbia a che fare con il lavoro di Sahba. Era la prima donna proprietaria di un club sportivo”, avrebbe detto la sorella Setayesh alla Bbc.

Le minacce

In base a quanto ricostruito, Barakzai era già stata minacciata in passato, ma lei, da circa dieci anni, portava avanti il suo impegno sportivo con le ragazze della città. Le giovani in sella, però, potrebbero essere state percepite come uno scandalo in un luogo che, fino a qualche anno fa, limitava la presenza delle studentesse nelle scuole e i diritti delle donne. Tuttavia, fino ad adesso, Sahba Barakzai aveva resistito, lottando nel suo Paese. Ma l’uccisione del suo cane, così brutale, l’avrebbe spinta a lasciare l’Afghanistan.

il giornale.it

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