“Me lo togliete da qui?”. Donna contro il bimbo disabile sull’autobus

“Me lo potete togliere da vicino?”. Sarebbe stata questa la sortita discutibile della passeggera di un autobus che non avrebbe gradito la presenza di un ragazzino disabile, e di colore, sul mezzo pubblico.

Che avesse la pelle nera, striata o a pois, che fosse semplicemente portatore di una disabilità, italiano o nordafricano, poco importa. Ciò che perlimpe di questa amara narazione è il fatto che, ancora una volta – l’ennesima – potrebbe essersi consumato un presunto episodio di discriminazione ai danni di un bambino in tenerà età. Soltanto pochi giorni fa, infatti, una consigliera del comune di Alessandria denunciava in un lungo post su Facebook un accadimento analogo avvenuto su un pullman cittadino nei confronti di una bambina di colore da parte di una donna anziana che le sedeva accanto suo malgrado. E, stavolta sembrerebbe essersi ripetuto lo stesso, triste copione.

Stando a quanto si apprende dalla cronaca di oggi 15 novembre, la vicenda sarebbe occorsa a Genova, appena qualche giorno fa (la data e l’ora sono imprecisate), su un autobus che da Sestri Levante conduce al capoluogo ligure. Una scolaresca elementare, tra cui il protagonista del racconto, era di ritorno da una gita giornaliera nella città “dei due mari” quando è incappata in una circostanza alquanto disdicevole se fosse confermata. Un giovanissimo studente straniero, affetto da disabilità, sarebbe stato allontanato da una signora di mezza età che non ha gradito la presenza del ragazzino sul mezzo pubblico. “Potete togliermelo da vicino? Tanto, non paga neanche il biglietto”, avrebbe detto alle maestre che accompagnavano la classe in escursione.

“Eravamo sul bus di rientro da una gita a Sestri Levante quando accanto a uno dei miei studenti, non italiano, non bianco, si è seduta una donna che, accortasi del bambino, mi a chiesto se potevo allontanarlo – racconta l’insegnante – lamentando inoltre che fosse sprovvisto di biglietto”. Data la gravità della situazione, le maestre sono intervenute in favore del piccolo studente replicando alla viaggiatrice che tutti gli alunni disponessero di regolare ticket viaggio. Ciononostante, la signora avrebbe perseverato: “Non me lo potete togliere da vicino?” A quel punto, le educatrici hanno chiesto all’anziana di allontanarsi mentre gli altri ragazzini provavano a consolare il proprio compagno di classe.

“La scuola sta decidendo il da farsi, – ha dichiarato la maestra il giorno successivo ai fatti – La nostra, è una scuola che ha sempre puntato sulla integrazione e i nostri bambini si sentono tutti italiani. Il nostro non è stato un atto straordinario. Lottare contro ogni forma di discriminazione è il nostro dovere”.

il giornale.it

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