Il lapsus di Renzi: “Quando voteremo nel 2020…”

Un segreto scappato che rivela un piano strategico o un semplice lapsus? Ci sono ancora dubbi sull’errore di Matteo Renzi nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di SkyTg24, a cui ha detto: “Quando arriverà il momento delle elezioni nel 2020, nel 2023 e non nel 2020, non è certo un lapsus freudiano, nel 2023, ciascuno deciderà da che parte stare”.

L’ex presidente del Consiglio ha consigliato di “governare questo Paese anziché giocare a risiko della fantapolitica”.

“Il governo non cade”

Molto probabilmente Italia Viva non sarà presente all’interno di “un’alleanza strutturale e strategica con il Movimento 5 Stelle. Però da qui al 2023… Vedremo”. L’ex Pd si è poi rivolto al premier Giuseppe Conte: “Gli consiglio di fare il presidente del Consiglio, non di immaginare chi sa quali scenari. Noi gli daremo una mano”.

Sulla stabilità del governo Renzi ha risposto alle accuse di volerlo far cadere: “Un mese fa noi lo abbiamo fatto partire. Se dopo un mese lo fai cadere, ti ricoverano per ​schizofrenia”. Il fondatore di IV ha voluto distinguere idee e ultimatum: “Se lanciamo degli idee, non potete dirci che sono degli ultimatum. Non capire questa diferrenza è la resa della politica al populismo. Senza idee la politica è solo mercimonio di poltrone”. Non è mancato un elogio alla Leopolda: “È una cosa diversa dalle altre perché lancia idee”.

Sul tema dell’ambiente infine ha detto che “mettendo una tassa sulla plastica non cambia il mondo. Hanno messo un miliardo di euro di tassa sulla plastica e tutti zitti. Per un centesimo sui sacchetti di plastica mi hanno fatto…”.

il giornale.it

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