Da Lerner a Zingaretti: un coro di accuse contro Salvini per l’attacco al bus. E la Boldrini … silenzio.

Non basta la parola “attacco”, accompagnata dall’aggravante di terrorismo. E non bastano nemmeno le parole del procuratore Greco a convincere la sinistra che siamo davanti ad un vero e proprio attentatore.

La preoccupazione più grande della sinistra è e resta sempre la stessa: mettere nel mirino e sotto accusa il Ministro degli interni, Matteo Salvini.

Il colpevole di quanto accaduto non è certo l’autista 47enne, no, per la sinistra è Salvini. Basta dare un’occhiata alle parole di Nicola Zingaretti: “Salvini cavalca i problemi ma non li risolve.

Anzi, visto che ci campa sui problemi degli italiani, ho il sospetto che non li risolverà mai, come sta accadendo dopo la tragedia di ieri. Si vuole nascondere un fatto drammatico, ovvero che in Italia è tornata una forma di terrorismo dopo moltissimi anni.

Pretendo sicurezza per i cittadini e che invece di passare le giornate sui palchi a fare comizi per il proprio partito ci sia un’attenzione massima per il prossimo. Chiedo al Ministro degli Interni di fare una cosa rivoluzionaria, di occuparsi della sicurezza degli italiani”.

A questo si aggiunge il tweet di Gad Lerner: “La follia criminale del cittadino italiano Ousseynou Sy è l’esito di una contrapposizione isterica che manifesta ostilità agli immigrati additandoli come privilegiati, negando le loro sofferenze e la loro umanità”.

Parole dure che di fatto segnalano un totale sbandamento da parte della sinistra che adesso deve fare i conti con un attentatore frutto delle politiche dell’accoglienza e delle porte aperte. E le bordate contro il Viminale arrivano anche dal governatore della Toscana Enrico Rossi: “L’odio richiama l’odio – ha scritto su Facebook – e il terrorismo richiama il terrorismo, la riduzione dell’uomo a mero strumento genera mostri.

Per tutti c’è motivo di riflessione. La politica non deve usare le parole dell’odio e della discriminazione se non vuole alimentare la spirale di violenza e fare arretrare la sicurezza di tutti i cittadini. La parola convivenza, confronto, rispetto reciproco devono tornare al centro della politica e della vita sociale e civile”. E in questa fiume di accuse su Salvini, arriva anche il giornalista di Repubblica, Luca Bottura.

Commentando quanto accaduto lo stesso Bottura ha scritto su Twitter (condividendo la news dell’attacco) con queste poche righe: “Un senegalese con cittadinanza italiana è un italiano. E il titolo di questa notizia è. ‘Autista squilibrato cra code sulla Paullese’.

In questo scenario di odio e insulti, appare “assordante” e molto strano il silenzio di una che ha sempre commentato al primo flash.

I silenzi di Laura Boldrini, come di tanti esponenti della sinistra buonista, che davanti all’evidenza di un attacco frutto della “generosa” accoglienza di questi ultimi anni, hanno preferito il “no comment”.

Chissà perchè.

Fonte: Il Giornale

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