Giorgia Meloni a Libero: “FdI, comitati per eliminare il reddito di cittadinanza”

Gentile direttore, accolgo il Suo appello a promuovere un referendum contro il Reddito di cittadinanza e Le annuncio che Fratelli d’ Italia è pronta a costituire i comitati per la raccolta delle firme per abrogare questo pessimo provvedimento.
Non abbiamo ancora visto il testo definitivo del decreto e non possiamo sapere con certezza quale sarà il provvedimento che sarà approvato e pertanto ogni decisione non può che essere rimandata a quando avremo il testo definitivo della norma, ma le previsioni lasciano ben poco spazio all’ ottimismo.

Sul RdC gli italiani hanno sentito in questi anni tutto e il contrario di tutto, perché questa narrazione parte con Beppe Grillo che, citando Bill Gates, parla della necessità di immaginare un mondo nel quale, grazie alla tecnologia, il lavoro non esisterà più. Argomento affascinante, ma forse Grillo ignora che a parlarne per primo non fu il fondatore di Microsoft ma addirittura Aristotele, migliaia di anni fa: «Se ogni strumento riuscisse a compiere la sua funzione o dietro comando o prevedendolo in anticipo (…), così come le spole tessessero da sé (…), i capi artigiani non avrebbero davvero bisogno di subordinati, né i padroni di schiavi». La nostra civiltà si sta avvicinando a quel giorno, non c’è dubbio, ma non ci siamo ancora arrivati e gli uomini devono ancora lavorare, sudare e ingegnarsi se vogliono campare. Peccato che questa evidenza non abbia fatto desistere i grillini che in campagna elettorale hanno continuato a promettere un reddito a tutti: 780 a testa e molti di più a chi ha figli a carico. Era una menzogna, ovviamente: per raggiungere questo scopo servirebbero centinaia di miliardi, 18 solo per adeguare le pensioni minime.

E infatti, alla fine quello partorito è un pastrocchio inutile, lo dicono i numeri: la legge di bilancio destina ai fruitori del RdC 5,9 miliardi, che divisi per una platea di 6 milioni di italiani (le famose tessere stampate da Di Maio), fanno in media 110 a testa per 9 mesi, oppure 780 al mese ma per molte meno persone (meno di un milione). Non è un reddito di cittadinanza, ma non è neppure un sussidio universale di povertà di impostazione liberale come teorizzato da Milton Friedman, un modello che avremmo accolto con favore, ma che comporterebbe una scelta radicale e coraggiosa: l’ azzeramento di tutti gli ammortizzatori sociali esistenti e la loro sostituzione con un assegno minimo di sopravvivenza non superiore al 50% del salario minimo.

Invece il RdC immaginato dal governo grillo-leghista sarà una manna soprattutto per chi lavora in nero, per chi il lavoro non lo vuole e non lo cerca, per chi vive di illegalità, e solo in minima parte sarà destinato alle persone oneste in difficoltà.
Non lo prenderanno, ad esempio, i giovani che per 850 al mese si arruolano nell’ esercito e non lo prenderanno i nostri ragazzi che sono andati a lavorare all’ estero e che decidono di tornare in Patria, perché non avranno il requisito dei due anni continuativi di residenza in Italia. Lo prenderanno in compenso gli immigrati, così come la quasi totalità dei 170mila rom, italiani o stranieri, residenti in Italia.

Per Fratelli d’ Italia lo Stato ha il dovere morale di aiutare chi non può, per ragioni oggettive, lavorare: i bambini (la nostra proposta storica si chiama reddito d’ infanzia), gli invalidi (raddoppiando l’ assegno di invalidità) e gli anziani (alzando le pensioni minime e anticipando la pensione sociale agli over 60 privi di reddito). Per tutti gli altri, invece, il compito dello stato è favorire il lavoro, creando i presupposti per la crescita e mettendo chi può assumere in condizione di farlo. Perché la povertà si sconfigge solo creando ricchezza.

Il costo complessivo del RdC per il 2019 è di 7,1 miliardi: destiniamo quei soldi ad abolire la fattura elettronica, a pagare i debiti della PA, a ridurre le tasse alle imprese che assumono. Ne beneficerebbe l’ Italia migliore, quella che ha voglia di fare e chiede solo di essere messa in grado di dimostrare quanto vale. Per questo, se il governo dovesse andare avanti per la sua strada, Fratelli d’ Italia sarebbe pronta a promuovere un referendum per abrogare, in tutto o in parte, la follia del Reddito di Cittadinanza e aiutare l’ Italia che allo stato chiede non elemosina ma libertà di lavorare e produrre.

di Giorgia Meloni

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