Espulso con il dl sicurezza ma graziato dal giudice: sentenza shock sull’aggressore dei poliziotti.

Si torna a parlare del primo extracomunitario espulso con il dl sicurezza.

Il giudice del Tribunale di Melfi che ha esaminato il caso, non ha ritenuto necessario convalidare il rimpatrio di Omar Jallow, trattenuto sino a questo momento nel centro di permanenza di Palazzo San Gervasio, in provincia di Potenza.

Il cittadino originario del Gambia ora è ufficialmente libero.

Il Comitato “Campagne in lotta” ha annunciato in una nota: “Ancora una volta le accuse contro Omar si rivelano infondate. Il giudice ha riconosciuto la persecuzione giudiziaria e l’infondatezza delle accuse, al netto delle strumentalizzazioni fatte su questa vicenda.”

A quanto pare, dunque, la magistratura parla di “persecuzione giudiziaria” e di “infondatezza delle accuse”.

Ma facciamo un passo indietro. Di cosa fu accusato Omar?

La vicenda la ricorda IlGiornale così: Era il 9 ottobre 2018 e la polizia era impegnata nei controlli anticaporalato nelle campagne di Borgo Mezzanone quando fermò l’uomo che tentò di investire due agenti e riuscì a fuggire. Si rifugiò nei pressi della baraccopoli abusiva di Borgo Mezzanone. Lì trovò riparo e fu “aiutato” da altri immigrati: i due agenti vennero aggrediti e colpiti con calci e pugni da numerosi cittadini stranieri riportando ferite giudicate guaribili in 15 e 30 giorni.

Omar Jallow è stato scarcerato il 27 febbraio scorso dopo aver scontato la pena per oltraggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, nonchè lesioni personali gravi per i fatti accaduti nell’ottobre scorso.

Un paio di anni fa è stato denunciato anche per resistenza a pubblico ufficiale, e qualche mese fa la commissione territoriale si è rifiutata di rinnovare il permesso di soggiorno per motivi umanitari. Da lì la sua espulsione dal territorio italiano.

Cosa accadrà adesso? Cosa ne penserà il ministro degli Interni?

Fonte: IlGiornale

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