I migranti sbarcano. E a sorpresa ad accoglierli ci sono loro: gli anti-italiani di sinistra. A suon di … buonismo?

“Finito il calvario”, ha subito twittato la ONG. Le immagini sempre le stesse. La tipica divisa dei sofferenti, dei profughi di guerra. Peccato che, nei Paesi d’origine di questi migranti, la guerra, probabilmente, non c’è.

E, molto più probabilmente, quelli non sono profughi, ma giovani cui l’Europa e le ONG hanno venduto (a caro prezzo e senza spiegare loro i rischi del viaggio) il “sogno” della terra promessa.

Un atteggiamento recentemente denunciato anche dal presidente dell’Unione Africana, Paul Kagame, che ha chiesto al vecchio continente di smetterla di propagandare l’Eden. Ma che volete che sia, in fondo. Sono dettagli.

Una nave per metà olandese e per metà tedesca che, invece di far rotta sul porto di Rotterdam (12 giorni), resta nel Mediterraneo attendendo il permesso ad attraccare.

Anzi, costringendo i propri ospiti, come ha giustamente rilevato il ministro Toninelli, a un viaggio di 200 miglia con il marein tempesta pur di arrivare sulle coste italiane…

E ad accoglierli ci sono loro, gli anti-italiani, gli “accoglienti”, i buonisti, tutti coloro che ritengono che bisogna ospitare a tutti i costi.

Ma accoglierlo per poi fare cosa? Di ieri è la notizia del suicidio di un 25enne nigeriano cui è stato negato il permesso di soggiorno. Perché poi è questa la realtà. L’interesse ossessivo-compulsivo per i migranti si ferma, per gli “accoglienti”, al momento dello sbarco.

O al massimo al momento in cui lo Stato versa i contributi per il loro mantenimento in terra italica. E questa sarebbe l’accoglienza?

L’importante è gridare all’”accoglienza”. Tanto dura il tempo di un caffè!

Fonte: Il Giornale

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