Uccidere migranti per affondare Salvini e il governo: retroscena shock sui trafficanti. Colonnello denuncia.

Se sono riprese le partenze ci sarà un motivo e per il colonnello Masoud Ibrahim Abdelsamad è anche piuttosto chiaro:

“è la presenza della navi delle Ong al largo della Libia. I trafficanti sanno che le navi delle organizzazioni umanitarie sono a poche miglia dalla costa e dicono ai migranti: poche ore e vi salvano, salite su questo gommone. Mica dovete arrivare fino in Italia! Loro si fidano e partono”.

Il colonnello in questione è il capo del centro di coordinamento internazionale della Guardia Costiera libica, che spiega la situazione attuale a IlGiorno:

“Non dico certo che le Ong sono in accordo con i trafficanti ma che i trafficanti usano spregiudicatamente la loro presenza per fare i loro affari. E visto che i trafficanti usano gommoni in pessime condizioni e li caricano all’ inverosimile il risultato che chi non viene salvato nelle prime 10-16 ore di viaggio spesso affoga”.

La sua posizione, dal 2018, è la stessa del ministro degli Interni Salvini:

“abbiamo intercettato e salvato in tutto 15.235 migranti, grossomodo gli stessi dell’anno prima. Ma con le partenze in ripresa per colpa soprattutto del ritorno delle Ong, non possiamo coprire tutto”.

Ma altre fonti danno spiegazioni diverse, come riporta Libero:

il fatto che i gruppi criminali libici che non beneficiano degli “aiuti”, che arrivano ufficiosamente dall’Italia alla Libia per tenere sotto controllo i flussi, vogliono cercare di riaprire il rubinetto per poi essere contattati e ricevere a loro volta una fetta della ricca torta. Per far questo stanno spostando gruppi di migranti sulla costa. Questi immigrati sono gestiti da gruppi criminali che non fanno parte dell’accordo con l’Italia e che vogliono usarli come una pistola puntata verso il nostro Paese.

Tu cosa ne pensi?

Fonte: Libero

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