L’opposizione fa muro contro la misura: “È una beffa per gli italiani in difficoltà”

Roma Il reddito di cittadinanza agli immigrati? «Una beffa». La capogruppo di Forza Italia al Senato Anna Maria Bernini riassume in una parola la contrarietà dell’opposizione alla possibilità che, come previsto dalla prima bozza del decreto attuativo della misura, tra i beneficiari del sussidio ci siano anche le famiglie di stranieri residenti in Italia da almeno cinque anni.

Se fossero vere le indiscrezioni – attacca la Bernini – la misura già di per sé recessiva e diseducativa diverrebbe ancora più sbagliata di quanto avevamo potuto pensare. Si tradurrebbe in un attacco ai pensionati, a cui non verranno riconosciuti gli adeguamenti delle loro pensioni all’inflazione e che servirebbe per pagare il pane con la tessera (la definizione è del sindaco di Napoli De Magistris) anche agli immigrati. Sarebbe una beffa, una chiara mancanza di rispetto verso le fasce più deboli della popolazione che hanno lavorato per una vita onestamente». L’azzurra conclude augurandosi che la Lega non consenta un simile provvedimento. «Un paradosso» per Deborah Bergamini: «Non solo pagheremo le tasse per finanziare chi sta a casa senza fare nulla, ma regaleremo anche soldi agli stranieri», sostiene la deputata di Forza Italia. Anche il pensiero della Bergamini va ai pensionati che dovranno rinunciare all’adeguamento delle pensioni medio-basse «per pagare lo stipendio agli immigrati». «Non si può dare il reddito di cittadinanza a chi non ha nemmeno la cittadinanza italiana. La Lega che dice? Non ci vengano ancora una volta a raccontare la balla della manina che di nascosto cambia i provvedimenti. Che fine ha fatto il prima gli italiani?», chiede la deputata forzista.

Anche il senatore azzurro Maurizio Gasparri parla di «beffa». «Il reddito di cittadinanza – spiega – sarà erogato a non più di ottocentomila persone e metà di queste saranno straniere. È evidente dalle cifre, tenuto conto del taglio dello stanziamento e della riduzione del numero dei mesi, al massimo nove, nei quali il reddito di cittadinanza potrà essere erogato nel 2019. Su ottocentomila beneficiati teorici, oltre quattrocentomila, secondo stime più che attendibili, saranno stranieri. Quindi la Repubblica italiana tartasserà di più gli italiani per finanziare gli immigrati che risiedono nel nostro Paese. Un’autentica beffa». E la manovra, denuncia Gasparri, consente che tutto questo venga «finanziato con un aumento delle tasse sulle case degli italiani».

Anche Fratelli d’Italia è già sul piede di guerra. Per il deputato Stefano Maullu il reddito di cittadinanza rappresenta «uno schiaffo agli italiani in difficoltà»: «Il governo mette le mani in tasca agli italiani con l’obiettivo di dare più soldi a nullafacenti e stranieri, contraddicendo la maggior parte degli slogan pomposamente esibiti in campagna elettorale». Il capogruppo FdI alla Camera Francesco Lollobrigida chiede che cosa ne pensi la Lega.

il giornale.it


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