M5S: ‘Col decreto dignità 56.400 contratti trasformati da tempo determinato a indeterminato’

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“Stamattina ho trovato questo commento di una ragazza sulla mia pagina Facebook: ecco ‘Grazie al decreto dignità oggi il mio contratto è stato cambiato in indeterminato. Grazie Luigi’. Messaggi come questo mi riempiono di soddisfazione. Me ne sono arrivati diversi in questi mesi, ma ho voluto aspettare di avere anche dati ufficiali. Oggi finalmente sono arrivati! Il Ministero del Lavoro ha pubblicato il report relativo al terzo trimestre di quest’anno: si tratta delle comunicazioni obbligatorie che le aziende devono fare ogni qualvolta attivano un contratto di lavoro”.

Lo scrive Luigi Di Maio in un post per Il Blog delle Stelle.

“Sono i numeri veri di come sta andando il mercato del lavoro, la fotografia reale dei contratti attivi” spiega il vicepremier “Non sono studi o proiezioni statistiche come quelli che sono stati strillati in questi mesi, e dimostrano che, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ci sono state 56 mila e 400 trasformazioni in più di contratti da tempo determinato in tempo indeterminato. Cioè sono aumentati di quasi il 50% rispetto allo stesso periodo del 2017”.

“In pratica,” prosegue “sono più di 50.000 persone che non avranno più l’ansia di sapere se avranno ancora un lavoro, che finalmente possono chiedere un mutuo, mettere su famiglia, programmare un futuro. Insomma, significa che la qualità della loro vita è migliorata. Quello che ci raccontavano sulla precarietà necessaria per il lavoro erano solo balle. Si può lavorare e vivere, anzi si deve!
Questi sono solo i primi effetti, le aziende già avevano previsto questa inversione di tendenza quando il decreto è stato approvato, un cambiamento che aspettavamo da anni”.

“Che botta che abbiamo dato alla precarietà smontando quella follia del Jobs Act! Finalmente le persone tornano a respirare. Sono certo che i prossimi dati confermeranno il trend. I numeri dicono che ci stiamo riuscendo e io continuerò ogni giorno a lavorare per fare in modo che in Italia chi lavora abbia una dignità, che i giovani trovino qui il loro futuro, che la mia generazione sia felice di lavorare qui ( e non solo la mia generazione). Un abbraccio a tutte le 56.400 persone che possono iniziare a scrivere una nuova storia della loro vita,” conclude Di Maio.

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