Salvini stanzia piano straordinario lotta agli spacciatori. Ma 3 comuni a guida Pd non aderiscono. Anzi, fanno di peggio.

Il Primo, il Terzo e l’Ottavo municipio di Roma non forniranno il nome delle scuole dove avviare il progetto, «Scuole sicure», come richiesto da una circolare della sindaca Raggi, che risponde alla direttiva del ministero dell’Interno per il piano «Scuole sicure».

Il presidente del municipio Giovanni Caudo e l’assessore alla scuola Claudia Pratelli dichiarano: «È doveroso che il tema dello spaccio di stupefacenti sia assunto dalle istituzioni, ma affrontarlo esclusivamente come una questione d’ordine pubblico,

irrobustendo l’apparato di sorveglianza, è una strategia inadeguata e controproducente. Non avrete da noi indicazioni specifiche, non per disattenzione ma per una scelta precisa».

Per Roma il Viminale ha previsto 727mila (sui 2,5 milioni totali) euro per potenziare i controlli davanti alle scuole, in particolare per contrastare lo spaccio fatto davanti agli istituti, incentivando anche l’installazione di telecamere.

Per l’avvio dell’anno scolastico il Ministero avrebbe richiesto una particolare attenzione alle scuole, stimolando i Comuni ad utilizzare maggiormente anche la polizia locale per i controlli davanti agli istituti.

Intanto il Ministro Matteo Salvini scrive: “Nel progetto SCUOLE SICURE abbiamo previsto per Roma uno stanziamento straordinario di 724.750 euro, che servirà per aumentare la lotta agli spacciatori, anche con più polizia locale e nuova videosorveglianza.

Tre Municipi, guidati dal centrosinistra, non avevano aderito perché “contrari alla militarizzazione” e ora il Pd usa la tragedia di Desirée per sostenere che ci vogliono più controlli in città. Vergogna!!!”.

Fonte: Roma.Corriere

 

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