Studenti e prof di sinistra contro il governo. Ma non gli crede nessuno. Hanno dimenticato che … che colpo!

Studenti e professori protestano in piazza a Roma ed in molte altre città Italiane contro i non reali nuovi tagli alla scuola e di pseudo promesse tradite dal governo del cambiamento.

Ma forse gli organizzatori di questa manifestazione che senza ombra di dubbio sono di sinistra forse hanno dimenticato che per decenni i soli responsabili dello sfascio della scuola sono proprio loro, i governi e gli insegnanti di sinistra.

È un sacrosanto diritto esprimere le priorità idee e poter manifestare in proprio dissenso su ciò che non si condivide ma ci vuole anche buon senso e sopratutto coerenza. Ed in questo caso questa protestata fa acqua da tutte le parti perché raffazzonata, superficiale e senza una logica.

Questa protesta ha perso di credibilità agli occhi dell’opinione pubblica nel momento in cui ne sono protagonisti ed organizzatori quei personaggi che hanno sempre portato acqua politica ai soliti noti, fregandosene della validità delle proposte altrui, e quei docenti che hanno l’obiettivo di smantellare tutto ciò che non appartenga alle solite logiche di sinistra che fino ad oggi hanno contribuito a gestire la scuola in italia e che di fatto la hanno completante distrutta.

Questa gentaglia di sinistra che ha cercato a tutti i costi di distruggere le nostre tradizioni insegnando ai giovani solo ciò che faceva comodo a loro. Insegnando la storia che più dava credito e valore al valore malsano del comunismo. Uno dei tanti esempi: le Foide che non hanno mai voluto insegnare e spiegare. Neppure la legge ha convinto moltissimi docenti sinistroidi a commemorare nella scuola il Giorno del Ricordo, gli italiani massacrati dai partigiana comunisti di Tito.

Oppure I prof “rossi” in tutt’Italia che hanno trasformato le lezioni contro l’omofobia in uno strumento di propaganda a favore delle unioni e delle adozioni omosessuali. In una scuola elementare in provincia di Vicenza ricordo bene, sempre a causa di quei corsi che dovrebbero abituare alla diversità, un bambino è tornato a casa dicendo: «Papà, lo sai che posso diventare femmina?». Da qui la protesta dei genitori.

Oppure la continua proposta di eliminare i crocifissi con la scusa di non turbare chi non è cattolico, fino al punto di toglierlo dalle aule, a non festeggiare il Natale o a trasformarlo in una festa laica.

Ce ne sarebbero di cose da raccontare, ma solo questo basta a far capire che chi manifesta dovrebbe farsi un bel esame di coscienza e chiedersi perché molti italiani hanno scelto il cambiamento alla vecchia politica tradizionale.

Voi cosa ne pensate?

Fonte: Il Giornale

 

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