Prima applicazione del Decreto Salvini, il ministro: ‘Si potrà espellere l’uomo che aveva cercato di investire un poliziotto’

“La giornata comincia bene. Prima applicazione del Decreto Salvini!”

Così il vicepresidente del Consiglio e ministro dell’interno Matteo Salvini in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook.

“Il gambiano Omar Jallow, 26 anni e vari precedenti penali, l’altro giorno a Foggia non si era fermato all’alt ma aveva cercato di investire un poliziotto. Era un ‘richiedente asilo’, che aveva avuto la protezione umanitaria grazie a un ricorso alla magistratura. Dopo il nostro decreto, è stato subito convocato in Commissione: protezione negata!”

“E adesso, come giusto, – ha fatto sapere – si potrà espellere! Fuori dall’Italia questi delinquenti, dalle parole ai fatti” ha concluso.

La settimana scorsa, Matteo Salvini intervenendo a “W l’Italia” su Rete4, ha assicurato che non avrebbe mollato di un millimetro sul Decreto Sicurezza.

“Mentre oggi un richiedente asilo in attesa di avere la sua risposta può pestare un poliziotto, scippare un anziano, molestare una bambina, spacciare droga e non succede nulla, approvato il Decreto questo viene convocato in commissione e rispedito a casa sua” ha dichiarato.

“Mi sembra il minimo – ha continuato il vicepremier – non è una lesione dei diritti umani, io ti do un futuro se scappi dalla guerra e vieni qua con i tuoi bambini, ma se tu spacci droga ai miei figli, ti prendo a calci nel sedere e ti rispedisco da dove sei arrivato.”

“Se io fossi un amministratore pubblico calabrese – ha osservato – più che di riempire la Calabria di immigrati, lavorerei per dare lavoro ai ragazzi calabresi che sono costretti a scappare all’estero perché lavoro in Calabria non ne trovano. Sono due punti di vista diversi.”

“Adesso arriva questa nave di scalcagnati dei centri sociali che gira per il Mediterraneo osservando la volta stellata e pescando due merluzzi, sappiano – ha affermato il leader leghista – che se pensano di portare qualche immigrato in Italia hanno sbagliato perché io non ne faccio entrare neanche uno.”

 

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