Calenda: ‘Renzi ha fatto la sua stagione politica, è un pezzo della storia e deve diventare storia’

Matteo Renzi ha fatto la sua stagione politica, ha fatto il segretario e ha perso le elezioni (un disastro). Ci sono stati errori fatti. È un pezzo della storia e deve diventare storia”.

Lo ha detto l’ex ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda intervenendo a “L’Aria che tira” su La7.

Il problema oggi – ha aggiunto – è che “i progressisti capiscano gli errori fatti, trovino una risposta seria e riescano ad aggregare forze nuove, forze non politiche”. E su questo “credo che Renzi possa dare un contributo” che “deve però essere un gioco di squadra”.

L’esponente dem ha detto che il suo partito è “troppo paralizzato dalle lotte intestine, parla solo a se stesso e ha smesso di parlare agli italiani. Deve avere l’umiltà di riconoscerlo” e che se qualcosa non cambia “continuerà ad avere una lenta erosione tra litigi interni e la sua parabola sarà in discesa”.

“Se il Pd continua a chiudersi in questa roba incomprensibile, per cui vado alle assemblee e non capisco quello che succede, se è così, io torno a fare altro,” ha aggiunto Calenda.

All’arrivo di Calenda in studio nel corso della trasmissione, il sindacalista Maurizio Landini, collegato con lo studio, ha interrotto il collegamento.

L’ex ministro ha commentato: “I confronti non vanno di moda in questo periodo, e invece sono utili per cercare di far capire le cose”.

Landini aveva parlato dell’accordo sull’Ilva stretto da Luigi Di Maio spiegando che “siamo di fronte a un fatto nuovo: non solo si garantisce l’occupazione, perché non ci sono licenziamenti e si mantengono sia i diritti salariali, sia l’art. 18. Ma l’accordo prevede anche più di 4 miliardi di investimenti”

“L’accordo sindacale – ha aggiunto Landini – non ha tentato di tutelare l’occupazione, mantenendo le cose come sono. Il nostro impegno è che vengano fatti investimenti perché quella fabbrica non sia più un inferno, né per chi ci lavora, né per chi ci vive vicino”.

 

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