Voti in cambio di case: Guardia di Finanza arresta ex amministratori Lecce

Scambiavano voti in cambio di case popolari.

I militari della guardia di finanza del Comando Provinciale di Lecce hanno arrestato alcuni ex amministratori comunali, consiglieri comunali, alcuni dei quali ancora in carica, e dirigenti del Comune di Lecce su richiesta dei pm Massimiliano Carducci e Roberta Licci.

L’ordinanza è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, Giovanni Gallo, in seguito a richiesta avanzata dalla Procura nel mese di dicembre dello scorso anno nell’ambito di indagini svolte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Lecce.

L’ordinanza di misura cautelare è stata eseguita nei confronti di 9 persone (delle quali due si trovano ora in carcere, cinque agli arresti domiciliari e due con obblighi di dimora), indagati a vario titolo per reati di associazione a delinquere, peculato, corruzione, corruzione elettorale, abuso d’ufficio, falso, occupazione abusiva, violenza privata e lesioni.

Gli indagati, 46 in totale, sono tutti accusati a vario titolo accusate per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale, abuso d’ufficio e falso ideologico.

Secondo quanto riportato dal quotidiano di Puglia, sono finiti ai domiciliari “l’ex assessore e attuale consigliere comunale Attilio Monosi (centrodestra), il consigliere comunale Pd Antonio Torricelli, l’ex assessore della giunta Perrone Luca Pasqualini (centrodestra), il dirigente comunale Lillino Gorgoni e il 27enne Andrea Santoro, leccese”.

L’interdittiva – si legge sul Fattoquotidiano.it – è a carico dei dirigenti e funzionari dell’ufficio casa Piera Perulli, Giovanni Puce, Paolo Rollo e Luisa Fracasso.

 

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