Migranti, intercettazione ex prefetto: ‘Ne abbiamo fatte di porcherie, però quando le potevamo fare’

È vero che ne abbiamo fatte di porcherie, però quando le potevamo fare”.

Lo avrebbe detto il 14 aprile 2017 l’ex prefetto di Padova, Patrizia Impresa, parlando con l’allora vice prefetto vicario di Padova, Pasquale Aversa, delegato ad occuparsi dell’accoglienza dei migranti.

La frase riportata è contenuta in un’intercettazione pubblicata sul Mattino di Padova lo scorso 31 agosto e farebbe parte dell’inchiesta sulla gestione dell’accoglienza migranti in Veneto.

“Le indagini” riporta l’ANSA “riguardano, in particolare, la cooperativa Ecofficina Educational poi Edeco che, proprio grazie all’accoglienza dei migranti, ha visto aumentare il proprio fatturato dal 2014 ad oggi. La coop gestisce, tra gli altri, i Cpt di Bagnoli e Cona e in una intercettazione rimarca ai funzionari prefettizi la necessità di ‘far quadrare i conti’”.

L’ex prefetto di Padova Patrizia Impresa, ora prefetto di Bologna, ha dichiarato in merito: “Sono amareggiata ma assolutamente certa della correttezza dei miei comportamenti. Quelle frasi fanno parte di un carteggio di centinaia di pagine ampiamente esaminato dall’autorità giudiziaria”.

E ha aggiunto: “Probabilmente non è stato capito che proprio l’utilizzo anche di termini forti come la parola, per esempio, ‘schifezza’, che viene riportata, era un termine forte ma, in un momento in cui lo stavo esprimendo, in una conversazione assolutamente avulsa da tematiche relative alla gestione dei migranti, era una critica. Una critica forse anche nei confronti di me stessa, ed è per questo che mi sono lasciata andare in termini forti. In me rimane la convinzione di aver comunque operato bene”.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha commentato la notizia chiedendosi chi sono i mandati politici di tutto questo:

“Il governo di centrosinistra negava l’emergenza sbarchi, ma poi scaricava il problema sui prefetti e li costringeva a spostare i clandestini da un Comune all’altro – come nel gioco delle tre carte – per non irritare sindaci del Pd, ministri in visita o presidenti Anci del Pd. È il quadro vergognoso che emerge dall’inchiesta di Padova. Io, invece, voglio bloccare gli sbarchi e mi prendo tutte le responsabilità delle mie scelte. Se qualche funzionario ha sbagliato è giusto che paghi. Ma chi sono i mandanti politici di tutto questo?”.

 

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