Made in Italy, Salvini: ‘Parmigiano, prosciutto e olio come il fumo? All’Onu sono MATTI’

Matteo Salvini interviene sul caso della campagna dell’Onu per ridurre il consumo di alimenti ricchi di grassi saturi, sale e zuccheri, e quindi prodotti Made in Italy come parmigiano, prosciutto, pizza, vino e olio, al fine di prevenire le malattie non trasmissibili.

Secondo le indiscrezioni riportate inizialmente, ci sarebbe stato il rischio che questi alimenti dovessero riportare scritte simili a quelle che si trovano nelle sigarete: “Nuoce gravemente alla salute”.

Più tardi fonti diplomatiche dell’Onu hanno però fatto sapere la riunione dell’Assemblea Generale dell’Onu che si terrà il prossimo 27 settembre su queste patologie si concluderà con una semplice dichiarazione politica.

Il vicepremier Salvini ha commentato su Facebook: “Parmigiano reggiano, ma anche prosciutto, olio, pizza e altre eccellenze italiane dannose come il fumo??? All’Onu sono MATTI, giù le mani dai prodotti italiani!”.

La notizia ha suscitato anche la reazione del ministro dell’Agricoltura Marco Centinaio, il quale ha dichiarato che “se così fosse ‘siamo alla pazzia pura. Ritengono che facciano bene alla salute prodotti come la Coca Cola o altri perché light e poi ci condannano il Parmigiano o altri prodotti dell’enogastronomia italiana. Su questo faremo una battaglia molto dura’.

L’Assica, Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, ha ricordato che “non esistono cibi buoni e cattivi quando viene incentivato un regime alimentare moderato e variegato, come del resto indica la stessa Dieta mediterranea”.

E il presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia ha scritto su Twitter: “Parmigiano, Prosciutto, pizza e olio nuocciono gravemente alla salute, come una sigaretta. #OMS e #ONU dichiarano guerra al diabete e alle malattie cardiovascolari con attacco strumentale e inaccettabile”.

Il presidente di Copagri Franco Verrascina ha spiegato che, nonostante non ci sia un obbligo di recipimento da parte dei governi nazionali, una misura simile “causerebbe un considerevole danno d’immagine all’agroalimentare nazionale; basti pensare, infatti, che a essere colpiti potrebbero essere il vino, l’olio d’oliva, il parmigiano reggiano e il prosciutto di parma, prodotti simbolo del made in Italy, conosciuti e apprezzati in tutto il mondo”

 

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