Torino, apre Domino’s pizza: 45 rider assunti a tempo pieno. Di Maio: ‘Grandi risultati’

45 rider assunti a tempo pieno da Domino’s pizza, la catena americana che aprirà tre punti vendita a Torino il prossimo primo luglio.

La presa di posizione di Luigi Di Maio sul tema della precarietà sta iniziando a dare i primi risultati.

Lunedì scorso il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico aveva incontrato i rappresentanti di alcune aziende digitali che si occupano della consegna di cibo nelle città italiane

Di Maio ha messo in chiaro alcuni punti: i lavoratori della gig economy dovranno essere iscritti a Inps e Inail a carico del datore di lavoro: e dovranno avere ferie, riposo e diritto alla disconnessione.

Alessandro Lazzaroni, CEO italiano di Domino’s pizza, ha fatto sapere che tutto il personale dell’azienda sarà assunto a tempo pieno con contratto del Turismo e dei Pubblici esercizi e che “chi inizia come rider può diventare store manager in fretta. Negli Usa il 90% dei gestori dei ristoranti ha iniziato come fattorino. È già capitato anche in Italia, a Milano, e sarà così anche per Torino”.

Nel capoluogo piemontese, leggiamo sul Corriere della Sera, Domino’s pizza investirà oltre 2 milioni di euro e assumerà 200 persone. “Domino’s Pizza vuole una regolarizzazione del settore che preveda una corretta competizione sul mercato di tutti gli operatori della gig economy,” ha affermato il CEO della multinazionale americana.

Il vicepremier, dopo aver appreso la notizia, ha parlato al telefono con Lazzaroni. E ha poi scritto su Facebook:

“Ho appena sentito al telefono il responsabile italiano di Domino’s pizza, che ho conosciuto qualche giorno fa al Ministero del Lavoro, per congratularmi per questa scelta dell’azienda.

Con i piccoli passi si raggiungono i grandi risultati. La guerra alla precarietà è appena cominciata ?

Ps: la mia pizza preferita resta quella napoletana, ma da oggi una fetta di questa la mangerei ??”

 

 

 

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