Orlando sindaco dei clandestini: Ecco in che modo si oppone ai siciliani e agli italiani tutti.

Leoluca Orlando è il sindaco di Palermo, eppure la sua attenzione è sempre rivolta al popolo straniero.

Il primo cittadino ha firmato i primi quattro provvedimenti per iscrivere all’anagrafe libici e bengalesi, dai 26 ai 49 anni con permesso di soggiorno umanitario e come richiedenti asilo, nonostante il Decreto Salvini.

Il guanto di sfida era stato lanciato proprio da lui per primo, ma nonostante la sua richiesta agli uffici di sospendere la legge 132 del 2018, aveva ricevuto un due di picche.

Chiaramente i lavoratori italiani non hanno messo a rischio il proprio lavoro, dati i risvolti legali della procedura, per un primo cittadino che aveva come unico obiettivo quello di fare eco contro il ministro degli Interni.

Ma Orlando non si è arreso e ha usato le proprie credenziali sul portale anagrafe. Il Viminale ha fatto subito sapere: “Chi violerà la legge ne risponderà.”

Eppure il sindaco ha una situazione piuttosto particolare a Palermo di cui dovrebbe assolutamente occuparsi.

A dirlo è la stessa Cgil locale: “Una situazione in caduta libera. Da Palermo partono ogni anno 10 mila persone, emigrano verso il Nord e all’estero non solo i giovani più capaci ma anche gli operai specializzati del manifatturiero.”

Ben 3.781 imprese cancellate nel periodo 2009-2016.

Come mai il sindaco non rivolge le sue attenzioni ai siciliani che avrebbero bisogno di lui’?

Fonte: IlPopulista

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