Calabria, Mentana stronca la sinistra: “Chi è il leader? Chi comanda davvero?”

Dopo la recente vittoria del centrodestra in Calabria con Roberto Occhiuto e il crollo del centrosinistra guidato da Pasquale Tridico, il dibattito politico si infiamma intorno alle cause di questa disfatta. Enrico Mentana, direttore del Tg La7, ha lanciato una riflessione durissima durante lo speciale elettorale, puntando il dito contro la mancanza di una leadership chiara e riconoscibile nel campo progressista.
“Il problema è la leadership: chi comanda nel campo largo?” ha chiesto Mentana, evidenziando come il centrosinistra sembri ancora privo di una figura di riferimento forte e unitaria. “Se nel centrodestra tutti sanno chi è il leader, chi comanda, nel centrosinistra regna ancora la confusione. È sempre stato così: con Berlusconi, poi con Salvini, oggi con Meloni. Dall’altra parte, invece, c’è solo un collettivo che non porta da nessuna parte.”
Con la sua consueta ironia, Mentana ha ricordato come, quando si decise che il leader sarebbe stato colui che otteneva più voti, la Lega di Salvini raggiunse il 35%, consolidando una leadership forte e riconoscibile. “Ora invece, sulla sinistra, sembra esserci un gruppo di studenti senza una guida chiara, incapace di proporre un progetto condiviso,” ha commentato.
La sconfitta calabrese ha evidenziato ancora una volta le difficoltà del centrosinistra nel presentare una proposta unitaria e credibile. Pasquale Tridico, candidato di punta, non è riuscito a mettere in discussione la forza di Occhiuto, e la coalizione nel suo complesso si è mostrata priva di una visione condivisa. “Il campo largo semplicemente non esiste,” ha concluso Mentana, sintetizzando lo stato di crisi del centrosinistra italiano.
Le parole di Mentana sono rapidamente diventate virali sui social, alimentando il dibattito pubblico. Molti utenti hanno condiviso il suo intervento con commenti di approvazione, come “finalmente qualcuno che lo dice chiaramente,” mentre altri hanno interpretato la sua analisi come un segnale della profonda crisi identitaria del centrosinistra, incapace di proporre un progetto alternativo credibile a quello del governo Meloni.
Un centrodestra stabile e in crescita nel Sud, una sinistra senza guida e divisa tra diverse anime: questa è la fotografia che emerge dall’ultimo risultato elettorale. La domanda posta da Mentana – “Chi comanda?” – resta senza risposta, ma rappresenta perfettamente lo stato attuale della politica progressista italiana, che si trova a dover affrontare una difficile fase di ricostruzione e definizione del proprio ruolo.
Per ora, la sconfitta calabrese pesa sulle spalle di Schlein e Conte, evidenziando le difficoltà di una sinistra che, senza una leadership forte e un progetto condiviso, rischia di perdere ulteriori occasioni di rilancio nel panorama politico nazionale.




