Zaia boccia Vannacci: “Mi sentirei come un peccatore a non votare i candidati veneti”. Esplode il caso
“Vannacci in lista? Nessuna battaglia. Il generale, come ama farsi chiamare, non è capolista ma sono scelte che ha fatto il partito”. Con queste parole il presidente del Veneto Luca Zaia ha commentato una situazione che si sta facendo sempre più esplosiva e rischia di lasciare profonde crepe nella Lega, dopo la decisione di Salvini di candidare il generale. Lo stesso governatore ha poi aggiunto, davanti ai microfoni della stampa: “Non condivido la proposta delle classi separate e la concezione di Mussolini come Statista”. Poi ha ricordato che il generale è candidato indipendente, non è con la Lega “che ha i suoi valori”, mentre Vannacci “ne avrà altri”. “Se lo voterò? Mi sentirei come un peccatore a non votare i candidati veneti” ha concluso il governatore.
Sempre sulle posizioni patriottiche e centraliste del generale Vannacci, candidato per le Europee a Nord Est in penultima posizione, il presidente del Veneto ha aggiunto: “I suoi ideali sono la Costituzione e la Costituzione prevede l’autonomia quindi questo vale per tutti. L’autonomia è prevista anche da Costituzione. Tutto il resto sono divagazioni sul tema.