Omicidio Willy, a processo due testimoni: “Hanno mentito per favorire i Bianchi e Pincarelli”

Omicidio di Willy Monteiro, due giovani a processo per falsa testimonianza. Nei guai sono finiti un uomo e una donna presenti la sera dell’omicidio che, secondo la procura di Frosinone avrebbero reso false dichiarazioni durante il processo a carico dei quattro giovani accusati dell’omicidio del 21enne di Paliano. Si tratta dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi, che in Corte d’Appello hanno ottenuto la riduzione dall’ergastolo a 24 anni, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli condannati rispettivamente a 23 e 21 anni di reclusione.

I due falsi testimoni, Aldo Proietti, 33 anni, e Faiza Rouissi, 28, dovranno presentarsi dinanzi ai giudici ciociari il prossimo 18 novembre. Dichiarazioni che il presidente della Corte aveva dichiarato ‘inaccettabili’ e ‘ai limiti del fantastico’. I due, inoltre, si sono contraddetti più volte sia nel corso della deposizione, sia per quanto detto – questo nel caso della ragazza – ai carabinieri subito dopo l’omicidio.

Il pm decide di mandarli a processo contestando le deposizioni rese al processo in Corte d’assise

Marco e Gabriele Bianchi, accusati dell'omicidio di Willy

Aldo Proietti in particolare, avrebbe cercato di attenuare la posizione di Mario Pincarelli, condannato a 21 anni di carcere. È stato lui ad afferrarlo durante il pestaggio e a portarlo via, ad Artena: nonostante questo, ha dichiarato di non visto Willy Monteiro Duarte, e di non aver parlato con Pincarelli dell’aggressione e del brutale pestaggio avvenuto solo pochi secondi prima. “Interviene per difendere l’amico, lo prende per terra, lo porta in macchina e non le chiede niente?”, gli aveva chiesto il pubblico ministero in aula, durante la deposizione.

Mentre Faiza Rouissi aveva dato una versione dei fatti diversa da quella resa in aula, quando invece ha minimizzato il ruolo dei fratelli Bianchi. Secondo l’accusa formulata dalla procura la Rouissi “affermava il falso e negava il vero intorno ai fatti sui quali era interrogata, fornendo dichiarazioni contraddittorie e illogiche rispetto sia all’accadimento dei fatti per i quali si procedeva, sia alle deposizioni rese dalla stessa indagata in sede di sommarie informazioni”.

“Chi materialmente ha picchiato Willy – aveva dichiarato la ragazza subito dopo i fatti – è stato Gabriele Bianchi, che dapprima gli ha dato un calcio in pancia, quindi Willy si è accasciato a terra dopodiché si è rialzato ed è stato nuovamente colpito da Gabriele. A questo punto Willy rovinava a terra e perdeva sangue dalla bocca. Dopo circa cinque minuti i tre sono saliti in macchina e sono scappati, un quarto con il braccio ingessato ha partecipato anche lui alla rissa quindi sono saliti in auto tutti e quattro, alla guida vi era una quinta persona che non ha partecipato alla rissa ed è rimasto in macchina. A questo punto abbiamo prestato soccorso alla vittima e atteso l’arrivo dell’ambulanza”. In aula poi, ha ritrattato, minimizzando il ruolo dei fratelli Bianchi.

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