SI TORNA ALL’ORA LEGALE: QUEST’ANNO SARÀ IN UNA DATA PARTICOLARE

Esiste una convenzione delle convenzioni o quanto meno, così viene chiamata, sin da quando è stata istituita in modo da adeguare il tempo, dunque le stagioni, il fatto che faccia più o meno buio presto, ai ritmi umani. Parliamo, ovviamente, dell’ora legale e dell’ora solare…. una convenzione, peraltro, chiacchieratissima, in quanto da anni e anni, va avanti un dibattito tra coloro che supportano il passaggio dall’ora legale all’ora solare e viceversa, e coloro che proprio non ci stanno.

Come ogni convenzione c’è una storia profonda dietro di essa. Il primo che ha proposto la sua istituzione fu Benjamin Franklin, l’inventore del parafulmine, e lo ha fatto direttamente nel suo famoso saggio dal titolo “Un progetto economico per diminuire il costo della luce”, pubblicato nel Journal de Paris nel lontano 1784.

Al suo interno vi era una proposta davvero bislacca (così direbbe Barbara D’Urso). Ai tempi, gli orologi non erano così diffusi come oggi, mentre l’industrializzazione stava prendendo sempre più piede per cui vi era l’esigenza di avere ritmi diversi rispetto a quelli agricoli.

Benjamin propose di obbligare la popolazione ad alzarsi prima al mattino, in modo da sfruttare la luce solare, pena la comminazione di tassazioni, come quella sulle persiane. Ma non è tutto, in quanto si parlò di razione delle candele, del divieto di circolazione notturna, intimorendo la popolazione con sveglie rumorose che sparavano colpi di cannone. I tempi non erano maturi, per cui la sua idea all’epoca venne messa nel dimenticatoio fino a quando, nel  1907, William Willett la tirò in ballo , anche perché i tempi erano cambiati e durante la guerra il risparmio energetico era importante.

In Italia dal 1916 in poi l’ora legale fu ripristinata e tolta svariate volte, fino a quando, ne 1966, entrò in vigore definitivamente, ossia non più a intermittenza e nel 1996 venne adottata con un calendario comune in tutta Europa, anche se il dibattito tra chi la vorrebbe e chi proprio non la sopporta e non ne vede, ad oggi, l’utilità, prosegue.

Tra coloro che non la reggono, c’è chi fa notare che, pur risparmiando in bolletta, ci sono comunque tanti apparecchi elettronici con cui dover fare i conti che consumano fortissima energia, rimanendo in funzione per parecchio tempo, proprio come i condizionatori. Alla luce di tutto questo, c’è chi ha pensato di abolire l’ora legale, che quest’anno cadrà in un giorno particolare.

Ebbene si, la data da annotare è il 31 marzo. Alle 2:00 di domenica 26 marzo, dovremo spostare in avanti di un’ora le lancette dell’orologio, quindi dalle 2 alle 3 di notte per limitare al massimo i disagi. Questo passaggio significa più luce la sera e meno luce al primo mattino. Per pura casualità, il passaggio all’ora legale, quest’anno, coinciderà con la Pasqua che, come noto, ha una data mobile.

Il cambio d’ora va a comportare, dicono gli esperti, dei disturbi provvisori, legati ai ritmi sonno-veglia, per cui l’organismo umano potrebbe avvertire dei sintomi provvisori, anche piuttosto forti, come insonnia, stanchezza e irritabilità.

Per fronteggiarli, l’ora in cui ci si alza al mattino deve essere sempre la stessa, e va curata l’alimentazione, senza eccedere nell’uso di alcolici e nel consumo di cibo, specie se pesante, speziato, fritto, la sera. Tutti questi consigli permettono di riprogrammare in modo più semplice l’orologio interno dell’organismo. Si tratta di disturbi passeggeri che scompaiono nel giro di 2-3 giorni, quando l’organismo si è adattato.

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