MATTEO BASSETTI LANCIA L’ALLARME: “È PERICOLOSO”

Non solo Covid, ma anche numerose altre patologie stanno mettendo seriamente alla prova la popolazione mondiale e, ovviamente, sono gli esperti a fare il punto della situazione, illustrandoci i potenziali pericoli e i conseguenti scenari cui potremmo andare incontro.

Tra i tanti specialisti, divenuti volti noti del piccolo schermo italiano, troviamo Matteo Bassetti, Direttore della Clinica malattie infettive dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine, Professore associato di malattie infettive all’Università di Udine e Direttore della scuola di specializzazione in malattie infettive e tropicali dell’Università di Udine.

L’infettivologo viene spesso interpellato a mezzo stampa o nei vari salotti televisivi dove illustra chiaramente, in piena diretta tv,  un allarme davvero molto preoccupante che sta innescando, tra gli esperti, notevoli preoccupazioni e, di riflesso, negli utenti.

Ricordiamo che non esiste solo il Covid che, pur non essendo più allarmistico come gli anni della pandemia, non è stato comunque eliminato, ma anche dell’altro, che costituisce una forte paura per la nostra penisola, di cui l’infettivologo ha deciso di parlare, rompendo il silenzio su un pericolo di non poco conto, emerso soprattutto nell’ultimo mese.

Matteo Bassetti ha lanciato un allarme e parla di pericolosità. Vediamo insieme quali sono state le sue parole, nella seconda pagina del nostro articolo, dal momento che gli utenti vorrebbero ricevere maggiori informazioni a riguardo e l’esperto è pronto a dar loro le risposte che cercano.

Lo abbiamo visto parlare di Covid, negli anni della pandemia, sebbene Matteo Bassetti non si sia mai fermato,  pronto a divulgare, grazie alle sue straordinarie conoscenze, anche gli aspetti meno noti di quanto sta accadendo nel mondo, in modo da informare tutti gli utenti. In Brasile i casi di dengue continuano ad aumentare e vi è il pericolo che possano colpire anche l’Europa.

Matteo Bassetti, direttore malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, intervistato dal Riformista, ha dichiarato: “L’allarme riguarda il Sudamerica, prima l’Argentina e ora il Brasile. Si parla di 5 milioni di casi nelle prossime settimane, numeri impressionanti in un’area dove di solito non si trovano questi tipi di infezioni”. Così l’infettivologo lungo le colonne del Riformista. Secondo Bassetti si sta assistendo a “una tropicalizzazione delle città, mentre prima le zanzare colpivano Amazzonia e campagne”.

L’infettivologo ha messo in luce che il fuoco di ritorno si potrebbe avere col rientro di molta gente che viaggerà, fino alla prossima settimana, per il carnevale di Rio. Insomma, il rischio che focolai di dengue possano arrivare in Italia  c’è, per cui l’esperto si auspica che, a livello nazionale, i cittadini vengano informati correttamente.

Bassetti ha invitato tutti coloro che, al ritorno in Italia, manifestano sintomi riconducibili alla dengue, dunque  febbre, dolore alle articolazioni e dietro gli occhi, a ricorrere immediatamente ad uno specialista per effettuare gli esami ematici.  Se un soggetto ha già contratto la dengue deve andare in nelle aeree più colpite dalla Dengue, deve vaccinarsi.

L’invito alla vaccinazione potrebbe essere divulgato dal governo attraverso misure semplificate, ad esempio attraverso un semplice sms informativo ai viaggiatori. Se il Covid continua ad esistere, seppur non con la stessa paura seminata negli anni della pandemia ma manifestandosi con infezioni respiratorie che potrebbero colpire soprattutto i fragili, che devono vaccinarsi, la dengue preoccupa.

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