Il Vip in rovina dopo anni di lusso sfrenato: “Non posso mandare i miei figli a scuola e neanche pagare l’affitto”. Il disperato appello

Non ci sorprende più di tanto sentire casi di vip al tracollo, dopo anni vissuti all’insegna del lusso più sfrenato, concedendosi l’impossibile. Serate, ville mozzafiato, auto cambiate come se dovessero cambiar una camicia.

Ma tutto questo sfarzo, tutta questa ricchezza ostentata molto spesso sui social, ha retroscena, a volte, davvero pazzeschi. Le apparenze ingannano perché tutti i soldi accumulati, il successo, la notorietà, delle volte sortiscono effetti devastanti.

Se non controllati, se non dosati oculatamente, gli eccessi sono dietro l’angolo. E’ facile sprofondare nel tunnel della droga, dell’alcol, è facile indebitarsi, quando poco prima si era stati una celebrità.

Basta davvero poco per far si che il successo si trasformi nel peggior nemico. Ed è quanto accaduto e accade frequentemente a vip italiani ed esteri che, molto spesso, scelgono di raccontare la loro attuale situazione, in diretta tv, intervistati dalle principali emittenti, o nelle loro storie social, in modo che tutti i loro followers possano capire la gravità della situazione.

In questi giorni sta facendo davvero scalpore, in tutto il mondo, la storia di un vip in rovina dopo aver condotto anni e anni di lusso sfrenato. Scopriamo meglio a chi mi riferisco.

Parto col dire che si tratta di una persona da cui mai e poi mai avreste immaginato di sentire determinate parole, eppure è tutto vero. Parlo di Saphir Taider, calciatore algerino con cittadinanza francese, centrocampista svincolato, classe 1993 .Taider è arrivato in Italia nell’estate 2011, ha vestito la maglia del Bologna fino ad attirare l’attenzione dell’Inter che, nel 2013, aveva acquistato metà del cartellino.

Il calciatore, con la maglia nero-azzurra non era riuscito a convincere pienamente, così è stato mandato in prestito dal club del biscione in diversi club, sino al ritorno in Emilia nel 2015. Attratto dal dio denaro, dopo 3 stagioni in rosso blu, l’argentino, attratto da stipendi milionari, è stato prima in Canada e poi in Arabia Saudita nell’Al-Ain Saudi. Stimolato da ingaggi decisamente più alti rispetto a quelli che avrebbe potuto percepire nel Vecchio Continente, si è trovato, giovanissimo, dopo aver osato così tanto, sul lastrico perché , come lo stesso calciatore ha raccontato a GOAL.com, è stato pagato solo per 2 mesi, a novembre e dicembre, dopo di che più nulla.

L’ex calciatore ha contattato Mazen Al Zahrrani, presidente dell’Al-Ain, per avere chiarimenti in merito alla sua posizione e si è sentito rassicurare sul fatto che avrebbe ricevuto, seppur in ritardo, gli stipendi che non gli erano ancora stati erogati. Ad agosto 2021 di quello che gli spettava neanche l’ombra, così ha rescisso il contratto e ha citato in giudizio il club davanti alla FIFA, vincendo la causa. Ora è in attesa di ricevere 6 milioni di euro dall’Al-Ain. Il suo problema è che attualmente è svincolato e non può firmare alcun contratto con nessun’altra squadra.

La sua avventura in terra saudita infatti non è andata come sperava a causa del mancato rispetto degli accordi stipulati al momento del trasferimento da parte del club ed ora Taider ha voluto far conoscere a tutti la sua triste storia, dichiarando: “Ho perso tutto e non posso pagare l’affitto o le tasse scolastiche dei miei figli. Ho provato a contattare il presidente dell’Al-Ain molte volte per ricevere i miei soldi, ma non ha mai risposto”.

Sono davvero tanti i messaggi di solidarietà, di comprensione e supporto, pervenuti sui social, per l’assurda vicenda che lo ha coinvolto, tra cui quello del connazionale Riyad Mahrez. Un racconto che invita a riflettere su quanto sia importante avere sempre i piedi per terra, volando basso, per paura di incappare in questi spiacevoli episodi.

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