“Non sono più la stessa”. Eleonora Giorgi e il tumore, le sue parole dopo le prime cure

Eleonora Giorgia, aggiornamenti dopo la chemio. L’attrice italiana è tornata a parlare di un momento di vita molto delicato. “Dopo l’inizio della chemio non sono la stessa”, confessa. Eleonora Giorgi sul tumore aveva detto: “Avevo appena fatto per puro caso una tac, venivo da una biopsia senza risposta che poteva voler dire ‘hai un anno’. Ora ho la risposta, sono qui come guerriera. Mi hanno diagnosticato un tumore al pancreas. Per scrupolo avevo fatto un’ecografia al pancreas che non evidenziava nulla: avrei dovuto approfondire. Sono qui per dire proprio di non trascurare nessun segnale”.

Eleonora Giorgi e la malattia, il racconto dopo la chemio. “Eccoci, sono tornata. Vi avevo lasciati il primo dicembre con l’annuncio che iniziavo le cure dopo quella ferale notizia di questo tumore al pancreas e vi avevo promesso che l’avrei fatto in diretta con voi”, aveva raccontato l’attrice in una storia Instagram.

Eleonora Giorgi e la malattia

Eleonora Giorgi e la malattia, il racconto dopo la chemio: ” La vita l’ho già vissuta…”

“Ho 70 anni. La vita l’ho già vissuta, e tanto. Siamo onesti, una situazione di questo tipo è più accettabile alla mia età che per una persona di 35, come ne ho viste in ospedale. Per fortuna affronto la chemio con l’obiettivo molto verosimile di fare un intervento chirurgico tra tre mesi. Dopodiché dovrò essere in gamba per mio nipote Gabriele: io devo portarlo all’asilo!”, racconta.

Eleonora Giorgi e la malattia

“No, non sono la stessa. Voi lo sapete che ho un grande senso dell’umorismo, anche nei momenti più allucinanti della mia vita qualche battuta leggera è stata la mia salvezza, però mi sono trovata a chiedermi: ‘Ma che, m’hanno messa sulla sedia elettrica?‘. Ho alleggerito ripetendomi: ‘Sarà un esperimento alla Truman Show’ e lì mi è venuto da ridere pure se mi mancava il fiato”, spiega l’attrice.

Eleonora Giorgi e la malattia

La 70enne sottolinea: “Sorrido tanto, sono agguerrita! Lo dico e lo ripeto: non voglio che la malattia sia padrona della mia vita, voglio che tutto il bene continui a entrare. Pure il male, eh… Insomma, voglio che ci stia tutto perché questa è la normalità. E’ così che voglio incoraggiare tutti i malcapitati come me”. Desidera condividere “questo tsunami”, per “una normalizzazione visiva della cosa”.

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