“Cosa mi ha dato Maurizio Costanzo”. Stefano De Martino lo mostra a 10 mesi dalla sua morte

Stefano De Martino ha fatto emozionare tutti nelle ultime ore, infatti ha parlato di Maurizio Costanzo e ha mostrato qualcosa di molto bello che lui porta sempre con sé. A 10 mesi dalla morte del padrone di casa del Maurizio Costanzo Show il presentatore Rai ha voluto rompere il silenzio, mostrando pubblicamente per la prima volta un regalo bellissimo che ha ricevuto in passato.

L’ex marito di Belen Rodriguez ha dunque fatto vedere tutto ai suoi fan. Stefano De Martino ha accettato l’invito ed è stato ospite di un podcast per soffermarsi anche sulla figura di Maurizio Costanzo. Con quest’ultimo ha avuto un rapporto molto particolare, non a caso custodisce con sé un dono significativo. E ora ha voluto condividere questo momento con la gente.

Stefano De Martino Maurizio Costanzo

Stefano De Martino mostra il regalo avuto da Maurizio Costanzo

Stefano De Martino ha speso solo belle parole nei confronti di Maurizio Costanzo, scomparso il 24 febbraio scorso a 84 anni: “Lui, che è stato il nostro Letterman italiano, quando ti invitava al Maurizio Costanzo Show, prima ti riceveva in ufficio. Si stava in fila perché ‘il dottor Costanzo ti aspettava’. Tu arrivavi da lui e uno per volta ti riceveva e ti diceva: ‘Allora come stai? Che dici? Come va? Che fai? Ah, ho visto quella cosa, bella’”.

Stefano De Martino Maurizio Costanzo

Stefano ha poi tirato fuori il portafortuna che gli regalò Maurizio Costanzo, ovvero una piccola tartaruga di ceramica. Il conduttore ha detto nel podcast Bagagli emotivi di Myss Keta e Stephanie Glitter: “Maurizio Costanzo, dovete sapere, che aveva questo rito. Si faceva fare queste tartarughine di ceramica, guardate che belle, con dentro le sue iniziali, MC. Sapeva tutto di tutti, guardava tutto quello che faceva ognuno di noi in televisione. Leggeva ogni cosa”.

Sulla tartarughina ha infine affermato: “Questa è una cosa a cui tengo molto, la porto sempre dietro e ci sono molto affezionato. Poi il rito di questa accoglienza si è un po’ perso, è una cosa sempre più raraW”.

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