“Tullio non c’è più”. Scomparso da giorni, le ricerche sono finite nel modo più tragico

Piange la comunità di Grado, comune di 8000 persone in provincia di Gorizia. Sono finite le speranze di trovare in vita Tullio Troian, il 68enne sparito nel nulla mercoledì scorso. A dare l’allarme era stata la famiglia allarmata dal non vederlo tornare a cena. Ad aumentare la preoccupazione il fatto che il telefono fosse spento. Le ricerche erano state affidate ai carabinieri che per giorni lo hanno cercato in tutta la zona. In campo anche cittadini, tutta la comunità si era mobilitata.

Tullio Troian era una figura di spicco, conosciuto e rispettato. Era stato giornalista e sindacalista Cisl Pensionati; attivo nel mondo del volontariato, era presidente dell’associazione Anteas per le attività di animazione per gli anziani, dava il suo contributo anche all’Associazione dei portatori della madonna di Barbana.

Grado trovato morto Tullio Troian era scomparso mercoledì

Grado, trovato morto Tullio Troian: era scomparso mercoledì

Era un punto di riferimento su Grado per i giornalisti della Tgr e per i programmisti della sede Rai regionale. Le speranze si sono infrante questa mattina quando, verso le 8, il suo corpo senza vita è stato trovato nelle acque del porticciolo di Grado. Scrive il TgR come: “A scoprire il cadavere nel molo Torpediniere sarebbe stato un passante che ha avvisato il 112 poco prima delle 8”.

Grado trovato morto Tullio Troian era scomparso mercoledì

Allertata immediatamente la capitaneria di porto di Grado. La salma è già stata restituita alla famiglia, fa sapere il tenente di vascello dell’ufficio circondariale marittimo di Grado Domenico Castro. Non ci sono segni di traumi apparenti. La prima pista era quella dell’incidente, secondo una prima ipotesi infatti Troian sarebbe caduto in acqua e poi affogato.

Grado trovato morto Tullio Troian era scomparso mercoledì

Scrive ancora il Tgr come: “Arresto cardiaco, la conclusione a cui è giunto il medico legale Davide Radaelli, a seguito dell’ispezione cadaverica, richiesta dalla sostituta procuratrice del Tribunale di Gorizia, Ilaria Iozzi. Da tempo soffriva di disturbi cardiaci. Escluso dunque l’intervento di terzi”.

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