“Anche la pipì…”. Vladimir Luxuria, la più terribile delle umiliazioni raccontata a Storie Italiane

La puntata di lunedì 29 novembre di Storie Italiane su Rai1 è stata dedicata al bullismo. Una puntata speciale in cui sono state invitate le mamme di ragazzi vittime di bullismo e a cui ha partecipato come ospite Vladimir Luxuria, nota ex politica, artista e opinionista televisiva. L’ex parlamentare ha parlato della sua esperienza, di quello che ha dovuto sopportare nella sua vita, le umiliazioni che ha dovuto subire a scuola prima.

“Anche io sono stata colpita, picchiata, ho portato dei lividi, ma ho avuto un angelo e ho resistito. Devi essere davvero forte per farcela”, ha spiegato Vladimir Luxuria a una costernata Eleonora Daniele negli studi di Rai1. “Quando avevo 15 anni andavo a scuola come un condannato che va al patibolo, ogni passo era pesante, era come avere una palla al piede… Sapevo che ogni volta che entravo a scuola ci sarebbero state risatine, qualcuno avrebbe scritto un insulto sul mio quaderno, quando andavo a ginnastica ero il momento peggiore”.

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Poi Vladimir Luxuria ha raccontato alcuni dettagli sconvolgenti: “Mi facevano la pipì nelle scarpe negli spogliatoi, e ancor peggio sentire che tutta questa sofferenza te la devi vivere da sola, nessuno ti ascolta, pensi che sia tu la persona sbagliata. non ne puoi parlare a casa e a scuola gli insegnanti giravano la testa dall’altra parte”.

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Durante la puntata si è parlato della storia di Michele Ruffino, il 17enne morto suicida a causa degli insulti dei compagni di scuola. “Io pensavo che queste cose appartenessero al passato – commenta amareggiata Vladimir Luxuria -. Io ho avuto la forza, forse un angelo non so, anche nei momenti più bui… anche io ho fatto brutti pensieri, ma sono stata non lo so… ho avuto un angelo. C’è stata una mano invisibile che ha lanciato Michele giù da quel ponte, la mano di tutti coloro che avrebbero potuto fare qualcosa. Michele aveva condiviso il suo malessere, girare la testa dall’altra parte significa avere spinto questo splendido e meraviglioso ragazzo giù dal ponte”. “Queste persone non hanno capito che cosa hanno fatto, non si sono pentite, anzi hanno inveito sul cadavere di Michele il giorno del funerale”. “La disumanità di quanto successo travalica qualsiasi immaginazione”, conclude l’attivista scuotendo il capo.

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In studio era presente anche Alessandro Cecchi Paone che ha ammesso: “Non mi è mai capitato di essere bullizzato, io facevo il contrario: c’era una ragazza in classe che veniva considerata molto brutta, ma non lo era, e io ogni volta l’ho difesa, ho detto smettetela, e quello che manca un po’ oggi, che i ragazzi di oggi aiutino un po’ i deboli, sono contento di fare questo anche se per me era naturale”.

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