“Devo dire una cosa su mia figlia”. Diana morta di stenti, nuove dichiarazioni della mamma

Sono arrivate alla Corte di Assise di Milano le tanto attese dichiarazioni di Alessia Pifferi, la mamma accusata di aver fatto morire in casa sua figlia Diana di stenti ad appena 18 mesi di vita. Una storia che sconvolse l’Italia intera, ma che ora aggiunge un ulteriore tassello con le parole dell’imputata. Affermazioni che ovviamente rischiano di creare nuovamente una marea di polemiche, con moltissima gente che non avrà gradito questa reazione da parte della signora 37enne. Quest’ultima avrebbe commesso il reato di omicidio volontario pluriaggravato.

Il fattaccio si è verificato il 20 luglio dell’anno scorso e Alessia Pifferi ha voluto raccontare la sua verità. La mamma che avrebbe fatto morire la figlia Diana ha iniziato così il suo discorso in tribunale: “La accudivo come una mamma accudisce un figlio: le davo da mangiare, la cambiavo, se stava male contattavo l’ospedale, la crescevo, le davo da mangiare e bere per sopravvivere. Mi manca mia figlia, mi sento spenta, mi sento buia. Ero orgogliosa di mia figlia, non è mai stata un peso per me“.

Alessia Pifferi Mamma Morire Figlia Diana

Alessia Pifferi, le parole della mamma accusata di aver fatto morire la figlia Diana

Nell’interrogatorio nel quale è stata sottoposta Alessia Pifferi ha fatto la sua deposizione davanti al suo avvocato. La mamma 37enne accusata di aver dunque fatto morire la figlia Diana ha aggiunto: “Vivo alla giornata, vivo malissimo. La mia bambina mi manca tantissimo. Il carcere non è di certo un bel posto. Se tornassi indietro non lo rifarei di sicuro. Diana nasce all’improvviso il 29 gennaio 2021, non sapevo di essere incinta, è nata prematura. Anche a mia madre ho raccontato di essere incinta e che non sapevo chi fosse il padre, ancora oggi non so chi sia“.

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Poi la sua confessione su quel terribile episodio che ha condotto alla morte della piccola: “Sì, l’ho lasciata sola. Pochissime volte, non ricordo quante. Andavo via e di solito l’indomani tornavo subito a casa. Le lasciavo due biberon di latte, due bottigliette di acqua e una di ‘teuccio’. Ero preoccupata, avevo paura di molte cose, che riuscisse a bere il latte. Pensavo bastasse. Non pensavo potesse succedere una cosa del genere, anche perché io non ho mai pensato di far fuori mia figlia“.

Poi sul giorno in cui è morta la figlia Diana, Alessia Pifferi ha affermato: “L’ho accarezzata, ma non si muoveva: ho capito che c’era qualcosa che non andava, non era in piedi come le altre volte. Non era fredda la bambina, ho tentato di rianimarla, l’ho presa in braccio e le ho fatto il massaggio cardiaco, in bagno ho provato a bagnarle le manine, i piedini e la testa per vedere se si riprendeva. Piangevo, tremavo, ero sotto choc, capii che non c’era più nulla da fare quando vidi i medici”. Diana, nata il 29 gennaio del 2021, sarebbe rimasta completamente sola in casa a Milano per una settimana prima del decesso. La madre era stata in provincia di Bergamo insieme al suo ex partner.

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