Tommy Onofri, la sua storia sconvolse l’Italia: poco fa la notizia

Tommy Onofri, la sua storia ha sconvolto l’Italia intera: poco fa la notizia – Ieri, 6 settembre 2023, Tommaso Onofri avrebbe compiuto 19 anni. Il ricordo del piccolo è ancora vivo nel cuore della madre, Paola Pellinghelli, che non si è mai rassegnata. Un caso di cronaca che ha sconvolto l’Italia intera. (continua a leggere dopo le foto)

Tommy Onofri, la sua storia sconvolse l’Italia: poco fa la notizia

L’omicidio di Tommaso Onofri è stato commesso nel 2006. Il bambino di 17 mesi venne rapito il 2 marzo del 2006 da due uomini. Solo un mese dopo, il muratore Mario Alessi, che aveva precedentemente lavorato a casa Onofri, si decise a confessare il delitto. Lui stesso indicò agli inquirenti il luogo dove il cadavere del bimbo era stato occultato. Assieme ad Alessi sono stati condannati per concorso in omicidio anche Antonella Conserva, compagna di Alessi, e Salvatore Raimondi, un pregiudicato. (continua a leggere dopo le foto)

Tommaso Onofri avrebbe compiuto 19 anni il 6 settembre

Un rapimento con riscatto finito nel modo peggiore: il bambino di 17 mesi fu rapito nella casa di famiglia, a Casalbarolo, portato via dalle braccia di mamma e papà per sempre. Gli inquirenti trovarono il corpicino senza vita del bimbo sull’argine del fiume Enza. Papà Paolo è scomparso nel 2012 dopo cinque anni di coma, in seguito ad un arresto cardiaco. Mamma Paola continua invece a far sentire la sua voce e a mantenere vivo il ricordo di Tommy. (continua a leggere dopo le foto)

Le parole strazianti della madre Paola

“All’improvviso è andata via la luce, mio marito ha pensato ad un problema alla centralina. Appena ha aperto la porta è stato spinto, sono entrati e mi hanno messa in un angolo. Ho provato a prendere il bimbo ma non potevo. Mio marito legato sulle scale. Dopo è stato come entrare in un’altra dimensione. Non capivo perché stessero succedendo a me cose viste solo nei film. Ero stordita, sotto calmanti”, la testimonianza choc della signora Paola Pellinghelli. E ancora: “Come ho fatto ad andare avanti? A volte me lo chiedo da sola. Ma ricordo che la prima cosa che ho pensato quando hanno trovato Tommaso è stata ‘Tenetemi in piedi, ho troppe responsabilità”. Poi sono svenuta. Non mi vergogno di dire che ho fatto sedute di psicoterapia. E poi c’è mio figlio Seba. Ho fatto di tutto per dargli serenità. Io mi tengo il mio dolore, ma vorrei che oltre al danno non ci fosse la beffa. Voglio che scontino interamente la pena”.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.