TREDICESIMA, CAMBIA TUTTO DA DICEMBRE: LA SPLENDIDA NOTIZIA POCO FA

Gli ultimi anni si sono rivelati particolarmente duri per gli italiani, che hanno dovuto fare i conti con una crisi economica senza precedenti. Ad impattare è stata soprattutto la crisi dell’est Europa ed il conflitto russo-ucraino, che ha prodotto, per esempio, un notevole aumento dei costi dell’energia.

A minare ulteriormente il potere di acquisto degli italiani anche l’insorgere di un’inflazione che si è riversata sul costo dei beni di prima necessità; anche recarsi al supermercato per fare la spesa si è rivelata una mannaia non da poco. Oltre alle famiglie, anche le aziende sono colpite dalla crisi, come le saracinesche continuano ad abbassarsi a ritmi spaventosi.

Per venire incontro alle famiglie italiane qualche settimana fa è stato introdotta la Carta degli acquisti 2023, una tessera che spetta ai nuclei famigliari meno abbienti e che contiene ben 382,5 euro da spendere presso i negozi alimentari. Sicuramente un bel contributo per contrastare l’inflazione sempre più galoppante.

In queste ore sembrano esserci altre buone notizie per gli italiani. Questa volta hanno a che fare con la tredicesima, quel contributo elargito dal governo a mo’ di ‘gratifica natalizia’ che viene corrisposta nel mese di dicembre. Un’elargizione nata negli anni 30′ e corrisposta discrezionalmente dai datori di lavoro e diventata poi obbligatoria a tutti a partire dal 1960.

Tra le novità più importanti della delega fiscale introdotta dal governo Meloni, vi è appunto una bella sorpresa che ha a che fare con la tredicesima. Finalmente gli italiani possono gioire e godersi i frutti della detassazione prevista per l’ultima mensilità dell’anno: scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.

Come sopra accennato, il governo di Giorgia Meloni ha previsto una tassazione agevolata su straordinari, tredicesima e premi di produttività per l’ultimo mese dell’anno. Con meno tasse da pagare vi saranno inevitabilmente più soldi in busta paga. In particolare è prevista una diminuzione dell’aliquota da 25% a 23%.

Cosa vuol dire in soldoni? Semplice! Chi per esempio chi percepisce 20 mila euro di reddito, beneficerà di uno sgravio di 15 euro al mese, in totale 180 euro l’anno; a 28 mila euro si salirebbe a 260 euro l’anno, poco più di 21 euro al mese. A questo, si aggiunge il taglio del cuneo contributivo per i redditi fino a 35 mila euro.

Tuttavia, per poter beneficiare di questa decontribuzione occorrerà attendere sino a dicembre del 2024. Motivo per il quale Giorgia Meloni vorrebbe almeno anticipare questi benefici sulla tredicesima già a partire dal prossimo dicembre. Il nodo da sciogliere rimane poi quello sulle coperture: il costo totale dell’operazione è di circa 11 miliardi di euro.

Dove trovare questo denaro? La soluzione più plausibile rimane quella del calo del deficit causato dall’aumento dell’inflazione, che porterebbe qualche miliardo in più nel Bilancio dello Stato. In tal modo si troverebbero i fondi della Tredicesima già da quest’anno.

Non resta che attendere le prossime mosse del Governo che, sin da subito, ha dichiarato di volersi impegnare a favorire una diminuzione generale delle tasse. Staremo a vedere se sarà in grado di attuare questo piano ambizioso.

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