Altro che zitelle: le donne single sono felici, soprattutto dopo i 45 anni
Il 32% delle donne single tra i 45 e i 65 anni afferma di stare benissimo da sola. ร il risultato di una ricerca dellโagenzia londinese di analisi di mercato Mintel. La stessa ricerca evidenzia che il 61% delle donne single sia soddisfatta del suo status e che il 75% delle single non si sia prodigato nel cercare una relazione nellโultimo anno (rispetto al 65% degli uomini single) concentrandosi invece sul lavoro. Soddisfatte della loro situazione sentimentale preferiscono dedicarsi alle proprie passioni rispetto allโavere una relazione stabile. Un trend particolarmente forte in coloro che hanno superato i 45 anni: il 32% delle donne single tra i 45 e i 65 anni ha affermato di essere molto felice da sola, una percentuale che diminuisce radicalmente per gli uomini: solo il 19% degli uomini appartenenti alla stessa fascia dโetร ha risposto allo stesso modo.
Secondo la psicoterapeuta sistemico-relazionale Elisabetta Todaro, intervistata su Donna di Repubblica, si tratta di un fenomeno recente quello di considerarsi ed essere considerate felicemente single che va di pari passo con quello dellโassertivitร femminile. Le donne stanno avendo sempre di piรน la possibilitร di affermarsi sia a livello lavorativo che affettivo. Sicuramente questo รจ il risultato di un cambiamento socio-culturale iniziato da anni e a esserne maggiormente influenzate sono le donne che si trovano in contesti culturalmente stimolanti. Queste donne sviluppano di piรน le loro capacitร emancipative e si distaccano dallo stereotipo femminile che vorrebbe la donna piรน legata al contesto domestico-familiare. La differenza, rispetto a non troppo tempo fa, รจ che queste donne hanno la possibilitร di fare una scelta e prendere le distanze dallo stereotipo.
In passato la donna vedeva nella realizzazione di un progetto familiare e nel fatto di accompagnarsi a un partner la possibilitร di riconoscimento sociale. Al contrario la donna che non si sposava veniva definita โzitellaโ e le veniva dato un valore diverso. Oggi se una donna decide di accompagnarsi a un partner (uomo o donna che sia) lo fa per fare delle esperienze, per condividere con questa persona una parte di vita e le rispettive passioni. Oggi la presenza di un compagno non รจ piรน legata a un bisogno, ma a una scelta.
Una scelta che diventa sempre piรน ponderata nel corso della vita.
Il terapeuta David Schnarch dice che il vero piacere sessuale inizia a 50 anni. Questo perchรฉ a quellโetร nessuno ti tormenta piรน sul fare figli, non ci si preoccupata su come ottenere il mutuo per la casa, la vita lavorativa รจ pressochรฉ avviata (anche se oggi le condizioni di vita sono piรน precarie). A questโetร si pensa a se stessi in ottica positiva, si รจ meno stressati da una serie di adempimenti di vita. Quindi probabilmente le donne in quella fascia di etร , conoscendosi di piรน, investono il tempo su se stesse: dalle lezioni di tango allo scrivere poesie, dagli aperitivi al tenersi in forma. Tutte attivitร che le gratificano.
E gli uomini?
Spesso sono le compagne a stimolare gli uomini a prendersi cura di sรฉ al di fuori del lavoro, a uscire, ad avere degli interessi, a crescere culturalmente. Durante la loro vita gli uomini sono piรน portati a trovare gratificazione nella vita lavorativa e sono quelli che risentono di piรน del pensionamento.
Una donna matura รจ una donna in grado di digerire il fatto di non aderire a unโaspettativa sociale. Probabilmente la sfida che la societร dovrebbe cogliere รจ dare spazio a queste ulteriori forme di scelta, di riconoscere e valorizzare lo status di single. Se la societร prendesse in considerazione il fatto che lโessere single non sia una situazione transitoria ma possa essere una scelta, forse le cose andrebbero meglio. Chi sceglie di non aderire ai modelli preposti, e questo vale anche per gli uomini, se non ha grandi risorse economiche รจ โcostrettoโ a fare dei passi controevolutivi, magari vivendo a 40 anni con dei coinquilini (anche se in questo caso puรฒ trattarsi anche di una scelta di vita) o vivendo in casa con i propri genitori.