“È il corpo di Luca”. Scomparso da giorni, trovato morto il maresciallo che ha indagato sulla strage di Erba

Tragedia nei boschi di Lecco, il corpo del maresciallo Luca Nesti è stato trovato nella mattinata di oggi. Era scomparso da cinque giorni. Secondo quanto apprende l’Ansa il militare si sarebbe allontanato volontariamente dopo una discussione famigliare, portando con sé l’arma di ordinanza. Il carabiniere si è probabilmente ucciso, e adesso spetterà alle autorità locali fare luce sulla tragica vicenda. A dare l’allarme erano stati, sembra, i famigliari dell’uomo.

Le ricerche erano scattate immediatamente ma col passare delle ore in pochi pensavano di riuscire a trovare il carabiniere ancora in vita, e purtroppo quei timori si sono rivelati fondati. Luca Nesti, 55 anni, era una figura nota nell’ambiente. Luca Nesti nel 2006, quando era comandante della stazione dell’Arma di Erba.

Lecco, trovato morto in un bosco il maresciallo Luca Nesti

Luca Nesti era arrivato per primo sulla scena del quadruplice delitto e aveva condotto le perquisizioni a caccia delle prove che avevano portato agli arresti di Olindo Romano e della moglie Rosa Bazzi, ritenuti gli autori della mattanza. Il caso si Olindo e Rosa non è ancora chiuso. “Sono passati sedici anni dalla strage di Erba, ci sto riflettendo parecchio in questi giorni. Forse è arrivato il momento di fare un po’ di chiarezza”.

Raccontava Olindo Romano all’Adnkronos. E ancora: “In cella la vita è sempre quella, nulla di nuovo. Per passare un po’ il tempo continuo a lavorare in cucina, per il resto sto senza far niente tutto il giorno, spesso in compagnia di qualche altro detenuto costretto come me in questo carcere”. Sostenuto dal suo avvocato Fabio Schembri sta lavorando a una richiesta di revisione del processo alla luce di “nuove prove e un testimone chiave”.

“E’ sempre stato convinto della mia innocenza e di quella di Rosa e non è più l’unico, grazie a Dio, a credere che io e mia moglie non abbiamo commesso la strage di Erba. Non so perché non sia stata approfondita la pista dello spaccio di droga, continuo a pensare che sia stato più semplice incastrare due persone come noi non sveglissime e inconsapevoli di quello che ci stava piombando addosso”.

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