GRAVISSIMO LUTTO NEI VIGILI DEL FUOCO. MUORE CAPO REPARTO

Tragedie immani, tragedie dinnanzi alle quali si rimane sgomenti, increduli, senza parole, facendoci riflettere profondamente sulla durata effimera della vita.

A volte la spendiamo a litigare anche per futili motivi, non ci rivolgiamo la parola per un nonnulla, abbiamo il cuore incattivito, il broncio sul volto alla minima incomprensione.

A ricordarci che non vale la pena affrontare la vita in questo modo, ci pensa la cronaca nera che, ogni giorno, ci mette in evidenza storie di chi avrebbe tanto voluto continuare a far parte di questo mondo.

Purtroppo, per un maledetto scherzo del destino, tanta gente viene portata via all’improvviso, in un giorno qualunque, strappata all’effetto dei suoi cari, dei suoi amici.

E’ questo quanto accaduto all’uomo che vedete nella foto d’apertura del nostro articolo, la cui storia è rimbalzata sui principali siti d’informazione.  Vediamo cosa gli è successo nella seconda pagina.

Un gravissimo lutto ha colpito i vigili del Fuoco. Domenico Ferracatena, capo reparto dei vigili del fuoco di Teramo, ha accusato un malore improvviso mentre era a pesca. L’uomo aveva solo 57 anni e, soccorso tempestivamente dai colleghi di lavoro e dai soccorritori del 118, allertati dal figlio, con lui in quel frangente, purtroppo non ce l’ha fatta. Una notizia devastante, quella della sua improvvisa dipartita,  che ha iniziato a diffondersi sui giornali locali per poi diramarsi su quelli nazionali.

La tragedia è avvenuta ieri, proprio nel giorno in cui molti italiani erano alle prese con i festeggiamenti per la Pasquetta. Domenico, stando alle prime informazioni diramate a mezzo stampa, si trovava assieme al figlio 32enne e pesca, a Castel Manfrino, lungo il torrente Salinello, nelle vicinanza di Macchia da Sole. Tutto ad un tratto, l’incubo si è materializzato.

Domenico ha accusato un malore e il figlio, con lui al momento del dramma, è in corso alla ricerca di un punto lungo l’argine che avesse segnale radiomobile. E’ riuscito ad allertare il 118 e il 115 ma quando sia i soccorritori che i vigili del fuoco, colleghi della vittima, sono sopraggiunti sul posto, ogni tentativo di rianimarlo, sottraendolo alle braccia della morte, è stato inutile.

Ognuno dei presenti ha fatto il possibile per scongiurare il traffico epilogo, anche attraverso l’uso di un defibrillatore. Ferracantena, a detta di amici e conoscenti, era sempre pronto ad aiutare gli altri; un uomo sensibile, generoso, sempre in prima linea nel terremoto dell’Aquila, in quello di Amatrice, nelle alluvioni, nelle grandi emergenze fuori regione.

La morte di Domenico, stroncato probabilmente da un infarto in quello che doveva essere un giorno spensierato, all’insegna della famiglia, della passione per la pesca, ha sconvolto tutta la comunità di Campli, dove Ferracatena era cresciuto e viveva con la sua famiglia. Una comunità che, in queste ore, si è stretta attorno ai familiari della vittima. In tantissimi i messaggi di cordoglio che, in queste ore, stanno inondando i social. Anche noi non possiamo che unirci, seppur virtualmente, allo strazio dei cari del povero Domenico, cui porgiamo le nostre più sentite condoglianze, certi che, dal Paradiso, lui veglierà sempre su di loro.

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