CIBO DONATO A FAMIGLIA BISOGNOSA, I VOLONTARI LO CONSEGNANO, MA LORO LO BUTTANO

Sono in tantissimi, sparsi per l’Italia, i volontari della Croce rossa. Dobbiamo ringraziarli sempre per il loro immenso lavoro, al servizio dei bisognosi, dei fragili, della gente in difficoltà.

Rappresentano un prezioso aiuto in qualsiasi situazione di emergenza, sempre in prima fila quando ci sono terremoti, frane, alluvioni, durante i terribili anni della pandemia, per le raccolte alimentari destinate alle famiglie in difficoltà.

Indossano una divisa rossa, come il color del cuore… e non è un caso, in quanto, in tutto ciò che fanno, ci mettono per davvero il cuore, non pretendendo nulla in cambio.

Eppure, se tutti conoscessero l’educazione, specie nei confronti di chi offre gratuitamente il proprio aiuto, ci sarebbe un mondo senz’altro migliore. Se ci troviamo in brutte acque, è per colpa di chi non apprezza i piccoli grandi gesti.

Quanto accaduto nel settembre 2021 in una città italiana , proprio ai danni di questi angeli in divisa, vi lascerà davvero senza parole; come senza parole rimasero gli utenti che, per puro caso, lessero la notizia.

I volontari della Croce Rossa di Pordenone avevano portato a una famiglia straniera, residente in un quartiere periferico della città, delle buste, contenenti beni di prima necessità tra cui confezioni di zucchero, farina, passata di pomodoro, pane, pasta, fette biscottate e biscotti ed una serie di altri alimenti vegetali confezionati.

Purtroppo non tutti sanno apprezzare lo sforzo compiuto da questi angeli in terra. Un testimone oculare, vedendo delle buste contenti generi alimentari per terra, buttate come se fossero dei rifiuti, ha scattato delle foto, segnalando il comportamento scorretto che più volte la famiglia straniera aveva posto in atto.  Quelle buste, a seguito di accertamenti, non erano della Caritas ma della Croce Rossa.

Poco importa se si trattassero dell’una o dell’altra, in quanto entrambe si occupano di dare supporto ai bisognosi, con tutti i mezzi a loro disposizioni, per poi ricevere questi indicibili comportamenti in risposta al loro adoperarsi. Come è possibile ricompensare chi, gratuitamente ( è doveroso sottolinearlo) spende il suo tempo al servizi di chi è in difficoltà, in questo barbaro modo? Invece di ringraziare, quel ben di Dio è stato buttato tra le erbacce.

Ovviamente coloro che spendono il loro tempo, le loro forze, le loro energie fisiche e mentali, per aiutare chi è in condizioni di indigenza, con gravi difficoltà economiche, sono rimasti inorriditi dal veder tutto il cibo, ancora contenuto nelle buste, buttato, considerando che sarebbe potuto andare a persone che avrebbero di sicuro ringraziato. Logico che, dinnanzi a questo terribile gesto, la rabbia ha preso il sopravvento.

I nuclei familiari o singoli seguiti dalla Caritas e dalla Croce Rossa sono tanti e, alcuni ricevono le borse della spesa già confezionate, mentre altri, avendo un’alimentazione diversa da quella italiana, si recano all’Emporio solidale per far la spesa gratuitamente, scegliendo gli alimenti che più si addicono alla loro tipo di alimentazione. Le possibilità di ricevere del cibo gratuito sono tantissime ma, in alcuni casi, si viene ripagati in questo barbaro modo, che rappresenta un’offesa per l’eccezionale operato dei volontari e uno smacco per tutti coloro che fanno realmente fatica ad arrivare a fine mese. Se proprio qualcuno non desidera ricevere cibo gratis, può benissimo restituirlo, ma buttarlo, questo no!

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