Matteo Messina Denaro, perché si parla anche di Denise Pipitone: parla il legale di Piera Maggio

Dopo la cattura di Matteo Messina Denaro sono arrivate a sorpresa le parole di Piera Maggio e di Pietro Pulizzi, i genitori di Denise Pipitone, la bimba scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo: da allora non c’è traccia di lei e la famiglia non si è ancora arresa. Vuole la verità sulla bambina, continua a cercarla e sui social è partito un appello proprio a Matteo Messina Denaro: “Ci appelliamo a dei sentimenti forse assopiti, al vero senso dell’essere un genitore amorevole. Stato, magistrati, chiedete al boss Matteo Messina Denaro se sa dov’è la nostra Denise. Noi siamo convinti che se decidesse di fornire la risposta alla nostra domanda, metterebbe fine al nostro calvario. Piera Maggio e Pietro Pulizzi”.

Non hanno nulla in comune Denise Pipitone e Matteo Messina Denaro: eppure la famiglia della bambina sui social ha fatto una richiesta ufficiale. Secondo loro, potrebbero esserci degli sviluppi alla luce dell’arresto dell’uomo, avvenuto il 16 gennaio in una clinica di Palermo dove era in cura per un tumore. “La nostra richiesta non è per accusarlo di qualcosa. Denise ha potuto dare fastidio anche su altri fronti, non è scontato ma è fattibile che qualcuno abbia voluto sapere. Credo che adesso il senso sia abbastanza chiaro”.

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Denise Pipitone, l’appello dell’avvocato Frazzitta a Messina Denaro

E nelle ultime ore anche Giacomo Frazzitta, l’avvocato che da anni assiste Piera Maggio nella ricerca della verità sul caso della scomparsa della figlia Denise Pipitone, ha rilanciato l’appello della famiglia dopo l’arresto del boss Matteo Messina Denaro. Il legale, intercettato dall’agenzia Dire, ha sottolineato l’importanza di una eventuale apertura del capomafia, catturato il 16 gennaio scorso, rispetto alla possibile rivelazione di contenuti sul caso Pipitone di cui potrebbe essere a conoscenza.

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“La speranza è che Matteo Messina Denaro, visto il suo ruolo in Cosa nostra, possa essere a conoscenza di informazioni importanti sulla scomparsa di Denise e che, eventualmente, decida di riparare in parte ai reati che ha commesso aiutando la giustizia a fare luce sul caso”, sono le parole dell’avvocato Frazzita all’agenzia Dire con cui riprende le speranze della famiglia Pipitone dopo la cattura del boss di Castelvetrano.

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L’avvocato Frazzitta, riferisce il Quotidiano Nazionale, avrebbe ricalcato con queste parole l’appello di Piera Maggio e Pietro Pulizzi, madre e padre di Denise Pipitone: “Sappiamo che non è stato lui a prenderla, ma forse lui sa chi è stato e perché. Lo dica, come atto di estrema riparazione per quello che ha fatto al piccolo Di Matteo (il figlio del pentito Santino Di Matteo rapito e poi sciolto nell’acido, ndr) e di clemenza verso una mamma che soffre”.

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