IL DRAMMA IMPROVVISO DEI POOH, È FINITO IN RIANIMAZIONE

Pooh sono, indubbiamente, uno dei gruppi italiani più amati e apprezzati, non solo nel nostro Paese ma anche all’estero. Una grandissima carriera, costellata di successi; uno dietro l’altro.

Tutto è iniziato con Piccola Katy, Tanta voglia di lei e Pensiero. Come dimenticarsi questi brani che hanno segnato la storia di tante generazioni, facendoci innamorare, sognare, piangere?

Inizialmente, nel 1966, il gruppo era composto da Roby Facchinetti, Riccardo Fogli, Dodi Battaglia e Stefano D’orazio. Nel 1973 Red Canzian sostituì Riccardo Fogli. Un’escalation di premi, riconoscimenti, acclamazioni.

Fan sparsi per il mondo, impazziti per il fenomeno Pooh, per il quale lo scorrere del tempo è stato solo un valore aggiunto, sino al 2014, quando i membri della band hanno pensato che fosse arrivato il momento di dedicarsi alla loro carriera da solisti.

Nel 2016 tutti e cinque si sono riuniti per festeggiare il 50esimo del gruppo con un incredibile tour. Poco dopo, la notizia che nessuno mai si sarebbe aspettato, quella della morte del grande Stefano D’Orazio. A proposito del grande gruppo musicale, proprio nelle scorse ore, uno dei componenti storici ha dichiarato, in una lunga intervista, la terribile disavventura che ha avuto, finendo addirittura in rianimazione. Vediamo di chi si tratta .

Nonostante il successo, la fama, milioni di fan che urlano a squarciagola le loro canzoni, i Pooh non sono stati risparmiati da grosse disavventure, sofferenze, lutti. Proprio un amatissimo membro della band, nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha rivelato di aver avuto grossi problemi di salute che lo hanno portato addirittura in rianimazione.

Dopo l’operazione al cuore nel 2015, dopo un tumore ai polmoni nel 2018, a gennaio è stato ricoverato per un’infezione da stafilococco. Parlo di Red Canzian, nato il 30 novembre 1951 a Treviso, nonché componente e volto storico del gruppo musicale dei Pooh. E’ stato lo stesso artista a raccontare quanto gli è accaduto: “Mi è entrata una scheggia di legno in una mano ed ho preso un’infezione”.

Un’incidente cui, lì per lì non aveva dato particolare peso, che ha avuto delle pesantissime conseguenze da lì a poco. Lo stesso cantante, infatti, ha dichiarato che, il giorno delle prove di Casanova, si è accasciato al suolo, in preda a febbre e a visioni psichedeliche come se fosse drogato. Nella fortissima intervista rilasciata al Corriere della Sera, Red Canzian ha aggiunto dettagli davvero agghiaccianti, in quanto, in quell’occasione, gli è stato nuovamente aperto il torace e stava andando in setticemia: “Sono finito in rianimazione e, rispetto alle altre operazioni da cui mi ero svegliato lucido, stavo malissimo”.

Red ha precisato che in quel momento vedeva fiori rossi scendere dalle pareti bianche e mentre ascoltava i medici parlare, tra se e se, si diceva: “Rimango così per tutta la vita”. A gennaio, era stato proprio il figlio dell’artista, Phil Mer, avuto dalla moglie Bea Niederwieser, ad aggiornare i fan sulle condizioni di salute del padre, avvalendosi dei social, in particolare di Facebook, per comunicare la graduale ripresa del padre, appena dopo essere stato dimesso dalla terapia intensiva.

Queste le sue parole: “Abbiamo ricoverato Red a inizio mese, una sfortunata coincidenza proprio con il primo giorno di prove di Casanova Opera Pop…da allora la situazione di una brutta infezione è andata fortunatamente migliorando e l’altra sera, alla fine dell’anteprima dello spettacolo, Red ha voluto diffondere un audio messaggio in cui giustificava la sua assenza e ufficializzava la notizia. Confidiamo in una sua pronta guarigione anche se il percorso è ancora lungo e dobbiamo avere pazienza…”. Per fortuna quel terribile episodio, oggi, è solo un lontano ricordo, anche se la paura ancora è fortissima.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.