ITALIA, 50ENNE SALVATO DAI CARABINIERI MENTRE TENTA IL SUICIDIO

C’è un’emergenza della quale si parla poco, molto poco e che, invece, richiederebbe un forte intervento da parte delle autorità, peraltro più volte interpellate per poter fronteggiare un problema non da poco.

Il numero dei suicidi in Italia, tra la gente comune ma anche tra i militari, tra gli uomini in divisa, è sempre più in aumento, indice che la loro sofferenza psicologica non viene ascoltata quanto si dovrebbe.

In una società che fa sempre più fatica a predisporsi all’ascolto dei problemi altrui, capita, molto frequentemente, di dover pagare lo scotto di questo sorvolare delle vere e proprie emergenze.

C’è chi, caduto nel tunnel della depressione, non vede altra via se non quella di porre fine alla sua sofferenza, togliendosi la vita. C’è chi si suicida perché non sa come fronteggiare debiti o come sfamare la sua famiglia; c’è chi lo fa dopo una delusione amorosa, chi per un lutto.

Le motivazioni sono disparate ma il dato di fatto è uno: bisognerebbe intervenire dall’alto per scongiurare simili tragedie. Ogni tanto dei lieto fine ci sono, proprio come nella storia di cui vi parlerò.

E’ accaduta  nel tardo pomeriggio del 21 aprile 2020 e fortuna ha voluto che degli angeli in divisa, riuscissero ad intervenire tempestivamente, sventando un’immane tragedia. I carabinieri della compagnia di Busto Arsizio sono così riusciti a far resistere un 50enne italiano dalla volontà di farla finita.

Stando ad una ricostruzione dei fatti, l’uomo si era posizionato sul parapetto di delimitazione del viadotto del ponte di Cairate, rendendo manifesta la sua volontà di suicidarsi. Non è purtroppo la prima volta che quella zona è stata caratterizzata da scenari simili. Diverse sono state le vittime che hanno terminato la loro esistenza terrena, lanciandosi nel vuoto dal suddetto ponte.

Impossibile ogni tentativo di soccorso, data l’altezza che non ha mai lasciato scampo a coloro che hanno compiuto il gesto. In questo caso, i militari della stazione di Fagnano Olona e del Nucleo operativo e radiomobile, portando avanti, con grandissima professionalità, una lunga e forte attività di mediazione per scongiurare la tragedia.

Si tratta di una procedura complessa che gli uomini in divisa compiono nel disperato tentativo di evitare il gesto estremo, avvalendosi dei mezzi a loro disposizione, quelli ovviamente, più adatti al caso che si trovano dinnanzi. Il 50enne, sospeso tra la vita e la morte, è stato messo in comunicazione telefonica con i familiari e, dopo una conversazione davvero toccante, l’uomo è ritornato sui suoi passi.

Ma a cosa era legata la sua volontà di farla finita? Pare che il 50enne avesse notevoli problemi economici da molti anni e non legati, nel suo caso, alla crisi provocata dallo scoppio della pandemia, dunque il Covid non ha alcun collegamento con la sua triste storia. In tanti hanno preso a cuore l’accaduto e, sul posto in cui i carabinieri hanno sventato la tragedia, sono accorsi il comandante della stazione di Fagnano Olona e Paolo Mazzucchelli, primo cittadino del comune di Cairate. Il sindaco, con l’aiuto dei servizi sociali , si è da subito prodigato a trovare una soluzione ai problemi finanziari del 50enne.

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