VA AL CIMITERO E TROVA I FIORI PER TERRA, QUANDO SI AVVICINA TROVA LA MORTE

cimiteri sono i luoghi in cui, chi ha fede, si reca non solo per porgere un fiore al proprio caro scomparso, ma per pregare, per chiedere conforto. Sono luoghi in cui il silenzio regna sovrano.

Ci sono persone che, avendo perso una persona cara, si sentono raccolte, protette, estraniato dalla crudeltà del mondo terreno, lontane, anche se per il tempo di una visita, dalla frenesia della routine.

Basta fare un giro in un cimitero per rendersi conto di quanto, questi luoghi siano tristi, ma, nello stesso tempo, in grado di consolare l’enorme sofferenza di una scomparsa.

Ovviamente, per curarne il verde, per pulire le tombe, per assicurarsi che questi posti siano sicuri, occorre della manodopera che, con cura, fa si che, ogni giorno, questi luoghi siano sicuri.

Elvira Navarro, una donna 53enne di Staten Island, madre di 5 figli, è la protagonista di un’assurda vicenda che dovrebbe invitare tutti a riflettere. La donna era al lavoro in un cimitero di Graniteville quando, in pochi istanti, è stata uccisa. Una vita strappata ai suo affetti, alla sua numerosa famiglia che continua a chiedere giustizia, non dandosi pace di come sia stato possibile che la povera Elivira abbia fatto quella fine.

Ma ricostruiamo quanto accaduto. La Navarro si stava occupando delle tombe al cimitero del barone Hirsch, quando, in pochi attimi, una lapide dal peso enorme , di 2 mila libbre, l’ha travolta. Quel che risulta dai documenti consegnati in tribunale dall’avvocato della famiglia vittima, Joshua Skillman, è che la tragedia si è consumata mentre la donna stava lavorando assieme a suo figlio Antony Rosales.

La donna e suo figlio erano entrambi assunti da una ditta che si occupava di tenere in ordine il cimitero di Staten Island. Al momento della tragedia, Antony non si è fatto prendere dal panico, allertando immediatamente i soccorsi per cercare, in tutti i modi, di salvare la vita alla sua amata madre. Un’ambulanza è giunta tempestivamente sul posto, trasportando d’urgenza la 53enne presso il Richmond University Medical Center. Qui le sue condizioni sono apparse, sin da subito gravissime. Infatti, nonostante tutto l’impegno del personale sanitario, la donna non ce l’ha fatta.

La Navarro è deceduta poche ore dopo l’incidente, in un letto d’ospedale. La famiglia di Navarro, in nome della giustizia, ha intentato una causa per negligenza alla Corte Suprema di Manhattan contro la Baron Hirsch Cemetery Association, accusandola di non aver pensato alla sicurezza del cimitero che è comunque molto vecchio, essendo stato costruito nel lontano 1899.

Al suo interno ci sono le tombe di molti sopravvissuti all’Olocausto e per tantissimi anni è stato preso d’assalto dai vandali. Il rabbino Andrew Schultz, direttore esecutivo della Community Alliance for Jewish-Affiliated Cemeteries, che si è occupata di ripulire il cimitero dall’edera velenosa e infestante, che per troppo tempo ha devastato l’intera zona, si è detto devastato nell’apprendere la notizia del decesso della 53enne.

Purtroppo non è la prima volta che si verificano simili incidenti mortali, specie se le lapidi sono pericolanti. Un lavoratore del cimitero di Long Island è stato travolto e ucciso dalla terra della tomba che stava scavando, che gli è crollata addosso. Aveva solo 42 anni Rodwin Allicock, quando è stato ritrovato in una fossa molto profonda che lui stesso aveva realizzato. Che decisioni prenderanno i giudici? Staremo a vedere.

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