Governo Meloni: migranti e Unione Europea, cosa sta succedendo

Migranti, la risposta di Lars Castellucci a Giorgia Meloni. Brutte notizie dalla trasferta al Parlamento Europeo del neo presidente del consiglio italiano. Al termine della sua prima esperienza da premier in UE, Giorgia Meloni porta a casa soltanto una sfilza infinita di “no” su energia, migranti e Pnrr. In particolare per quanto riguarda i migranti, con mille disperati bloccati al largo della costa italiana sulle navi delle ong, arrivano le dure parole di Lars Castellucci, vicepresidente della Commissione Interni del Parlamento tedesco.

In un articolo dell’inviata di Repubblica Tonia Mastrobuoni il responsabile immigrazione del Partito socialdemocratico tedesco Lars Castellucci ha usato toni molto duri nei confronti del presidente Giorgia Meloni. Alla domanda se la Germania sia pronta ad accogliere i migranti sulla nave ong battente bandiera tedesca Castellucci risponde: “La questione va risolta nell’Ue in modo permanente. Ma non serve a nulla criminalizzare le missioni di soccorso civili se non siamo disposti a istituire una nuova missione di soccorso europea”.

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Lars Castellucci, bordate a Giorgia Meloni

Lars Castellucci attacca: “Meloni decida se è un premier o una provocatrice, la solidarietà europea non le è dovuta”. Sulla nuova missione di soccorso europea aggiunge: “Peraltro sarebbe in sintonia con il contratto di coalizione del nostro governo. E garantirebbe la redistribuzione dei migranti in Europa, tra i Paesi disposti a farlo”. Ovvero la “coalizione dei volenterosi” pronti ad accogliere i migranti. “In Europa – spiega Castellucci – ci sono sempre stati Paesi disposti ad accogliere i migranti. E 22 è stato un numero impressionante. Sono certo che si possano trovare soluzioni costruttive anche stavolta”.

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“Ma poiché i toni dall’Italia sono così aspri – aggiunge Lars Castellucci – voglio anche chiarire: l’Italia non si illuda che la solidarietà le sia dovuta. L’Italia non compare nemmeno nella top ten dei Paesi con il maggior numero di profughi accolti, in rapporto al numero di abitanti. E ha un numero di richieste di asilo assolutamente inferiore alla media. Per fare un paragone: un milione di rifugiati dall’Ucraina sono già arrivati in Germania, mezzo milione in un Paese piccolo come la Repubblica Ceca”.

“Il meccanismo di solidarietà che abbiamo concordato la scorsa estate e per un anno era chiaramente generoso con l’Italia – le parole del responsabile immigrazione dell’Spd – È stato espressione di pura solidarietà europea: non ci sono fatti che lo giustifichino. E se Giorgia Meloni inasprisce i toni, deve stare attenta a non ritrovarsi con meno consensi di prima. Perché abbiamo paesi come Malta, Cipro, Grecia, che sono molto più in difficoltà dell’Italia. A mio avviso, è assolutamente giusto dare la priorità ai Paesi che sono davvero aggravati. E non a quelli che gridano più forte”.

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